La donna, la più colpita

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di Jorge Mario Bergoglio

Nel cattolicesimo molte donne conducono una liturgia della parola, ma non possono esercitare il sacerdozio perché nel cristianesimo il sommo sacerdote è Gesù, un uomo. E la tradizione fondata teologicamente è che ciò che è sacerdotale passa per l’uomo.

La donna ha un’altra funzione nel cristianesimo, riflessa nella figura di Marta. È colei che accoglie la società, colei che contiene, la madre della comunità. La donna ha il dono della maternità, della tenerezza; se tutte queste ricchezze non si integrano, una comunità religiosa si trasforma in una società non solo maschilista, ma anche austera, dura e mal sacralizzata. Il fatto che la donna non possa esercitare il sacerdozio non significa che valga meno dell’uomo.

Nella nostra concezione, in realtà, la Vergine Maria è superiore agli apostoli. Secondo un monaco del II secolo, tra i cristiani ci sono tre dimensioni femminili: Maria, come madre del Signore, la Chiesa e l’Anima. La presenza femminile nella Chiesa non è stata sottolineata molto perché la tentazione del maschilismo non ha permesso di dare visibilità al ruolo che spetta alle donne della comunità.sobre-el-cielo-y-la-tierra

[…] Quando parliamo della Chiesa, noi cattolici usiamo il femminile. Cristo si sposa con la Chiesa, una donna. Il luogo in cui si ricevono più attacchi, dove si colpisce di più, è sempre il più importante. Il nemico della natura umana – Satana – attecchisce dove c’è più salvezza, più trasmissione di vita, e la donna – come luogo esistenziale – è risultata la più colpita della storia.

È stata oggetto di uso, di lucro, di schiavitù, è stata relegata in secondo piano, ma nelle Scritture ci sono casi di donne eroiche che ci trasmettono ciò che Dio pensa di loro, come Ruth, Giuditta… Ciò che vorrei aggiungere è che il femminismo, come filosofia unica, non fa alcun favore a chi dice di rappresentare, perché pone le donne su un piano di lotta rivendicativa mentre la donna è molto più di questo. La campagna delle femministe degli anni Venti ha ottenuto ciò che volevano ed è finita lì, ma neanche una filosofia femminista costante dà alla donna la dignità che merita. In modo caricaturale, direi che corre il rischio di trasformarsi in un maschilismo in gonnella.

Estratto dal  libro “Sobre el cielo y la tierra” dialogo tra Jorge Mario Bergoglio e il rabbino Abraham Skorka, rettore del Seminario Rabbinico Latinoamericano (2012)

48 pensieri su “La donna, la più colpita

  1. Giusi

    Io però preferisco Maria, la sorella di Marta, che preferisce ascoltare il Signore. Quando Marta protesta con Gesù perchè la sorella non l’aiuta nelle faccende, Gesù risponde: “Lei ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”. Nessun uomo ci ha mai rispettate come Gesù, non per niente è Dio!

    1. Filippo Maria

      Sembra quasi che il card. Bergoglio abbia partecipato al convegno che avete postato ieri. Per certi versi è un mettere i puntini sulle “i” di Costanza, la quale non si stanca di ripetere che alla base della crisi della paternità e della figura maschile c’è il ripensamento femminista del ruolo della donna nella società. Mi sembra particolarmente efficace l’immagine del “maschilismo in gonnella”!

      GIUSI: Paradossalmente la Chiesa celebra la memoria liturgica di Santa Marta (29 luglio) ma non mi sembra che ci sia anche quella di Maria… perché S. Maria Maddalena (22 luglio) non è la sorella di Marta, o no?

      1. Giusi

        Filippo Maria la mia non è una polemica, esprimevo solo una mia preferenza che poi è anche quella di Gesù (sostanzialmente afferma che è meglio che la donna studi teologia e non che si occupi delle faccende domestiche e io sono d’accordo). Per quanto riguarda la Maddalena la questione è controversa: voci autorevoli affermano che si tratti della stessa persona ma non mi interessa. Tutti siamo chiamati ad essere santi e non è detto che su questa terra riusciamo a riconoscerli tutti, anche perchè come dice Papa Bergoglio nel post in questione “La presenza femminile nella Chiesa non è stata sottolineata molto perchè la tentazione del maschilismo non ha permesso di dare visibilità al ruolo che spetta alle donne della comunità”.

        1. Filippo Maria

          Giusi, nemmeno la mia era una polemica, per carità, ma una semplice constatazione… comunque anche nella chiesa esistono le “amazzoni”… questa invece potrebbe essere una piccola polemica 🙂

          1. Giusi

            Non mi piacciono le amazzoni. Io sono per lo specifico femminile: a tutto tondo però 🙂

  2. anna

    Finalmente!!!! Il PAPA dice in modo chiaro come stanno le cose per le donne. Sono materne di natura e non possono mai diventare uomini!!!

  3. admin

    Papa Francesco nell’udienza generale di questa mattina:

    “E’ bello che le donne siano le prime testimoni della Risurrezione. Gli evangelisti hanno solo raccontato quello che le donne hanno visto. E’ un po’ la missione delle donne dare testimonianza ai loro figli e ai nipotini che Gesu’ e’ risorto”. “Mamme e donne avanti con questa testimonianza”, ha aggiunto, ricordando come “le donne nella Chiesa e nel cammino di fede abbiano un ruolo particolare: aprire le porte al Signore”. “Comunicarlo – ha detto – ha bisogno dello sguardo semplice e profondo dell’amore“.

    1. Giusi

      Sperando di avere miglior fortuna che con gli apostoli i quali non le hanno credute…..

  4. vale

    detta così mi pare un po’….?
    siamo d’accordo sulla donna ( o donne ) prime testimoni della resurrezione.
    ma almeno un evangelista racconta ciò che ha visto.
    se è vero che in Giov. 20,1-9 Maria di Magdala è la prima a vedere la pietra ribaltata, poi corre ad avvertire Pietro che ,con Giovanni si reca al sepolcro. e (Giovanni e si suppone anche Pietro) vide e credette. insomma non ha raccontato solo quel che le donne hanno visto. ha visto di persona.
    Marco non ne fà cenno (ma cita tre donne Maria di Magdala,Maria madre di Giacomo e Salome). idem Luca.che però riporta il fatto che Pietro andò al sepolcro(24,12) e vide.
    Matteo non ne fà cenno( e ricorda solo due donne.) ed è l’angelo a dire che Gesù è risorto.ll sepolcro è vuoto.e di andare a vedere. mentre in Marco l’angelo è all’interno del sepolcro).in Luca gli angeli sono due.
    per cui Giovanni è “testimone oculare”. non racconta solo “cose” viste da altri.(anche perché Matteo e Marco dicono che la/le donne incontrarono Gesù mentre andavano ad avvertire gli apostoli o solo a Maria di Magdala).Luca non cita alcun incontro fra le donne e Gesù. idem Giovanni.( il che non esclude che sia avvenuto.ovviamente.)
    sono perplesso…..

    1. Giusi

      Forse il Papa voleva dire che gli evangelisti raccontano quello che le donne avevano visto…… dopo che lo hanno visto pure gli uomini. Il fulcro del discorso è che le donne sono state le prime testimoni della Resurrezione. Gesù di sicuro non ci ha discriminate e questo è l’importante. Poteva anche materializzarsi da adulto sulla Terra e invece ha scelto di nascere da grembo di donna, unico essere vivente concepito senza peccato originale. Io mi accontento e pure godo. Gli uomini pensino un po’ quello che vogliono….

      1. vale

        ah, ma non mi riferivo a questo.
        era una considerazione puramente da “storico”.che è anche il motivo per cui m’interessai,a suo tempo. all’aramaico,sanscrito, ecc…
        a parte che Messori ha inquadrato bene la vicenda nei suoi varii libri. ma è la questione che nel riportare o divulgare in modo “semplice” o comprensibile ai non addetti ai lavori quel che è storico,talvolta si può essere fraintesi( nella migliore delle ipotesi) o volutamente mal interpretati( e basterebbe la “storia” del 7 Q 5 di Marco per sapere quanto questa “piccola” scoperta abbia fatto giustizia di almeno un secolo di pseudo esegesi storico-filologiche basate sull’interpretazione “protestante” ( e di molti sedicenti cattolici)dei vangeli.
        anzi. se c’è una valenza positiva delle donne prime testimoni della resurrezione è proprio la realtà di una tale notizia.
        al tempo la testimonianza di una donna non era neppure ammessa in tribunale

  5. Elisa

    Tra tutte le parole udite dal papa durante i giorni luminosi della Settimana Santa, mi hanno colpito quelle che ha rivolto ai suoi preti durante la Messa Crismale. Mi hanno scaldato il cuore e mi hanno fatto gioire per il grande ministero affidato ai pastori, “unti” unicamente per qualcuno, per la gente…
    L’insistenza sull’immagine dell’olio profumato e la sua connessione al sacramento dell’ordine, mi ha fatto fare una riflessione sulla specificità e la differenza del maschile e del femminile nella Chiesa. Se c’è un essere pastori tipico dei padri, c’è anche un compito per le “madri” e forse questo è ancora da scoprire in tutta la sua ricchezza e fecondità. Almeno sento che io devo ancora scoprire qualcosa, per assumere pienamente e consapevolmente la mia identità e la mia missione all’interno della chiesa.

    Per ora, lasciando solo riecheggiare le parole dell’omelia, mi viene da fermarmi a pensare all’immagine dell’olio profumato.
    C’è qualcuno che è “unto” per essere pastore, affinché questo balsamo possa raggiungere tutti, a cominciare quelli che da sempre sono i preferiti di Dio. Qualcuno (e sono i vescovi, i presbiteri e i diaconi) che è unto, come lo è stato Gesù, il “Cristo”, il “messia”, l’unto di Dio appunto.
    Ma nel Vangelo sono un’azione continua e abituale le unzioni che Gesù riceve. Egli è l’unto di Dio e continuamente viene unto. L’azione dell’unzione ha sempre come soggetto una donna: sono le donne che nel Vangelo hanno il compito di ungere di olio profumato il Signore. Quale compito racchiude questo gesto? Sicuramente è espressione di un’amore sovrabbondante, gratuito, oblativo, tenero, appassionato, che non calcola ma si dona.

    Ma per analogia, questa unzione ripetuta e rinnovata, che in un passo Gesù dice debba essere ricordata come un memoriale (“in memoria di lei” Mc 13), sembra un’azione che si inserisce nella missione di Gesù: sono le donne che con il loro gesto sottolineano l’identità di Gesù, l’unto di Dio, il suo Messia. Le donne riconoscono e annunciano chi è Gesù e ciò che deve fare per l’umanità a nome del Padre, al punto da ungerlo in anticipo e prefigurare così la sua sepoltura, il compimento della missione.
    Mi viene da ricercare proprio in questo gesto un compito specifico che la donna ha anche nei confronti dei pastori: farli essere ciò che sono, aiutarli a ricordare ciò che sono e per chi sono.
    Cosa voglia dire nel concreto e come far discendere da ciò tutte le potenzialità è ancora da riflettere e da scoprire, ma voglio custodire e meditare (anche questo molto femminile, come insegna Maria) questo per scoprire quali implicazioni concrete e applicazioni pratiche abbia nella realtà.
    Per ora mi basta quest’intuizione, che si tratti dello stesso olio, ma con due azioni “complementari” dove chi unge viene prima unto da Dio, ma anche da una mano femminile, che ha il compito di ricordare quella prima unzione.

  6. Francesca

    Ciao a tutti. Al di lá delle singole opinioni e delle sfumature che ognuno di noi ha evidenziato sul ruolo della donna, vorrei esprimere il mio personale sollievo nel vedere come questo papa è cosciente dell’attacco alla donna da parte del male. “La piú colpita” è secondo me l’aspetto principale messo in luce dal post (gli amministratori mi correggano), ossia dove c’è “piú” vita, c’è piú combattimento per difenderla, ci sono piú minacce, tentazioni piú profonde da affrontare – e anche piú Spirito Santo, in “dotazione” per fare tutto questo.

  7. 61Angeloextralarge

    Farei un poster per ogni strofa di questo post! Smack! 😀
    Pensare che qualcuno si è permesso di dire che Papa Francesco ce l’ha con le donne… Quante stupidagini…

    Fresco di ieri:
    “Cari figli, vi invito ad essere nello spirito una cosa sola con mio Figlio. Vi invito affinché, attraverso la preghiera e per mezzo della Santa Messa, quando mio Figlio si unisce a voi in modo particolare, cerchiate di essere come Lui. Affinché siate, come Lui, sempre pronti a compiere la volontà di Dio, e non a chiedere che si realizzi la vostra. Perché, figli miei, per volontà di Dio siete ed esistete ma, senza la volontà di Dio, siete un nulla. Io, come Madre, vi chiedo di parlare della gloria di Dio con la vostra vita, perché in questo modo glorificherete anche voi stessi, secondo la sua volontà. Mostrate a tutti umiltà ed amore verso il prossimo. Per mezzo di questa umiltà e di questo amore, mio Figlio vi ha salvato e vi ha aperto la via verso il Padre Celeste. Io vi prego di aprire la via verso il Padre Celeste a tutti coloro che non l’hanno conosciuto e non hanno aperto il proprio cuore al suo amore. Con la vostra vita aprite la via a tutti coloro che stanno ancora vagando in cerca della verità. Figli miei, siate miei apostoli che non hanno vissuto invano. Non dimenticate che verrete davanti al Padre Celeste e gli parlerete di voi. Siate pronti! Di nuovo vi ammonisco: pregate per coloro che mio Figlio ha chiamato, ha benedetto le loro mani e li ha donati a voi. Pregate, pregate, pregate per i vostri pastori. Vi ringrazio.” (Medjugorje 2 aprile 2013, messaggio alla veggente Mjriana)

    Alvise Maria: shhhhhhh! 😉

      1. vale

        non so ma non credo. è vero che a Prato oramai sono i Pratesi che chiedon lavoro ai cinesi. però lì in giro( dall’uscita di firenze nord(appena a fianco la chiesa) ci sono gli spacci di Conte of florence e Malo.poco più in là è un fiorir di capannoni e spacci aziendali( quando per il giornale per cui lavoravo ci andavo per lavoro, mi toccava riempire il baule per i colleghi in sede….)per cui è possibile che ci siano surplus che le aziende donano per beneficenza.( eppoi chi ti dice che Prada non faccia fare le cose ad aziende di cinesi in zona?)

        1. Giusi

          Infatti! Era proprio quello che intendevo! Anche Armani faceva (e forse lo fa ancora) fare i pantaloni a Prato dai cinesi poi ci metteva la sua etichetta e li vendeva a peso d’oro. Comunque che problema c’è? Ormai è tutto cinese! Una mia amica ha comprato in liquidazione un vestito in una nota boutique di Padova molto costosa e lo ha pagato bene ma comunque non regalato. Tornata a casa si è accorta che era made in Cina. Glielo ha riportato dicendo che se vuole comprare cinese va sulle bancarelle e lo paga un terzo e magari è pure meglio. Le hanno dato un buono…..

          1. lidia

            brava la tua amica!! Io sono per sostenere il made in Italy, anche perché mi faccio degli scrupoli etici sullo sfruttamento dei lavoratori in Cina. Il problema è che, a volte, il made in Italy è talmente costoso….

            1. Giusi

              Sarebbe un discorso lungo e fuori tema: noi non ci proteggiamo, siamo terra di conquista, tutti vengono a fare l’America in Italia, non è tutta colpa degli imprenditori che sono vessati dalle tasse e per sopravvivere devono trovare un modo di abbassare i costi. Qualcuno in campagna elettorale aveva proposto le assunzioni dei giovani a costo zero per l’azienda almeno per i primi anni: mi pareva una cosa buona ma in Parlamento stanno lì a pettinare le bambole mentre il paese affonda e la gente si suicida ma tanto a loro cosa importa? Fini si è preso una liquidazione di 260.000 euro e i grillini che non fanno un cavolo prendono 13.000 euro al mese alla faccia della soppressione dei privilegi e mangiano alla buvette altro che panino!

              1. Giusi

                Ovviamente per costo zero intendevo i contributi allo Stato non lo stipendio al lavoratore….

  8. JoeTurner

    si può ancora fare la vecchia battuta maschilista per cui sarebbe stata annunciata la Resurrezione alle donne perché la notizia si diffondesse prima? 😉

    1. Alex67

      Aggiungiamo questa allora: Il Signore dice a Lot di non voltarsi fuggendo da Sodoma; ma la moglie si volta e rimane (letteralmente) di sale. Il quesito : perchè viene salificata la moglie se Lot ha parlato al marito? Queste le 2 risposte possibili:

      1) Lot ha preso la palla al balzo per liberarsene…

      2) Lot glielo ha diligentemente detto, ma come al solito le donne quando parli non ti stanno a sentire.

      Io opto per la seconda !

  9. Sara

    Spero che Papa Francesco cominci davvero a parlare chiaramente e a deludere quelli che sperano nell’attesa “apertura” della Chiesa. Questo post mi conforta molto (primo punto messo a segno: no al sacerdozio per le donne): sapevo che la mia fede nello Spirito Santo non sarebbe andata delusa!

    1. Giusi

      Però attenzione qui secondo me l’obiezione non c’entra. Credo che il medico dovesse prestare le cure. L’aborto era già avvenuto: non sta a noi giudicare, se una persona è in pericolo di vita il medico la deve curare qualsiasi cosa abbia fatto. Penso che abbia ragione la Cassazione.

    1. Alessandro

      E’ impossibile ora e per l’avvenire, senza eccezione alcuna, che siano ordinati sacerdoti donne nella Chiesa cattolica:

      “Benché la dottrina circa l’ordinazione sacerdotale da riservarsi soltanto agli uomini sia conservata dalla costante e universale Tradizione della Chiesa e sia insegnata con fermezza dal Magistero nei documenti più recenti, tuttavia nel nostro tempo in diversi luoghi la si ritiene discutibile, o anche si attribuisce alla decisione della Chiesa di non ammettere le donne a tale ordinazione un valore meramente disciplinare.

      Pertanto, al fine di TOGLIERE OGNI DUBBIO su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli, DICHIARO che la Chiesa non ha IN ALCUN MODO la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo DEFINITIVO da tutti i fedeli della Chiesa.”

      Giovanni Paolo II, Lettera apostolica Ordinatio Sacerdotalis (1994)

      Al riguardo cfr anche la “Risposta” della Congregazione per Dottrina della Fede

      “Dub.: Se la dottrina, secondo la quale la Chiesa non ha la facoltà di conferire l’ordinazione sacerdotale alle donne, proposta nella Lettera Apostolica «Ordinatio Sacerdotalis», come da tenersi in modo definitivo, sia da considerarsi appartenente al deposito della fede.

      Risp.: Affermativa.

      Questa dottrina esige un assenso DEFINITIVO poiché, fondata nella Parola di Dio scritta e costantemente conservata e applicata nella Tradizione della Chiesa fin dall’inizio, è stata proposta infallibilmente dal magistero ordinario e universale (cfr. Conc. Vaticano II, cost. dogm. Lumen Gentium, 25, 2). Pertanto, nelle presenti circostanze, il Sommo Pontefice, nell’esercizio del suo proprio ministero di confermare i fratelli (cfr. Lc, 22, 32) ha proposto la medesima dottrina con una dichiarazione formale, affermando esplicitamente ciò che si DEVE TENERE SEMPRE, OVUNQUE e da TUTTI i fedeli, in quanto APPARTENENTE AL DEPOSITO DELLA FEDE.”

      http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19951028_dubium-ordinatio-sac_it.html

  10. Luca 22,32 “Ma io ho pregato per te, affinchè la tua fede non venga meno: e tu quando sarai convertito conferma i tuoi fratelli” (ecco tutto)

  11. Silvia, sì, l’ho visto in italiano.
    Alex67, oddio, non lo so. Forse perché quello che è detto al marito vale per la famiglia intera…? Me lo può spiegare qualche biblista?

  12. Elisabetta

    Secondo me nel II paragrafo c’e’ un errore, e’ Maria (la Madonna) non Marta. Mi sbaglio?

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