La Sua Chiesa

SPietro-D2

card. Giacomo Biffi

«Edificherò la mia Chiesa» (Mt 16,18), dice Gesù nel celebre episodio di Cesarea di Filippo. La Chiesa è di Cristo, non è di nessun altro; e niente può strapparla dalle sue mani. Niente: né le potenze mondane, né le indegnità di uomini, né la nequizia di epoche storiche.

«La mia Chiesa»: non c’è in tutto il Libro di Dio parola più semplice ed eloquente di questa; parola che più di questa dischiuda davanti a noi il prodigio della «ecclesialità». La Chiesa è sua: è nata dalla sua sapienza, dal suo cuore, dalla sua immolazione.

Dell’esistenza della Chiesa e della sua permanenza entro la vicenda umana, il responsabile è lui.

Appunto per questo, tra le casupole effimere delle costruzioni umane (sociali, politici, culturali che siano) la «casa di Dio» (cf I Tm 3.15) è l’edificio più saldo e più prezioso per l’uomo che sia mai stato eretto. Ed è un po’ comico che si faccia carico proprio a questa istituzione di tutti i guai della storia, solo perché tutti gli altri fenomeni storici (sociali, politici, culturali che siano) nel frattempo si sono esauriti e dissolti.

Che cos’è la Chiesa nella sua realtà più autentica e sostanziale?

E’ l’umanità in quanto è raggiunta e trasformata dall’azione redentrice di Cristo, e in quanto è connessa e assimilata al Signore crocifisso e risorto, in virtù dell’effusione dello Spirito che egli continuamente ci invia dalla destra del Padre.

Si capisce allora perché san Paolo arrivi a spiegare praticamente tutta la realtà cristiana con l’immagine del «Corpo» di Cristo, di cui egli è il «Capo» e noi siamo le «membra». «Capo» e «corpo» costituiscono una sola realtà indivisibile.

Essendo essenzialmente opera dello Spirito, la Chiesa sfugge alla conoscibilità di chi dallo Spirito non è stato ancora illuminato. «L’ uomo lasciato alle sole sue forze – è la lezione di Paolo, che noi troppo spesso dimentichiamo – non comprende le cose dello Spirito: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare solo per mezzo dello Spirito» (cf 1 Cor 2,14).

Sembrerebbe dunque di capire che secondo san Paolo non metta troppo conto di ascoltare il parere sulla Chiesa di chi magari ritiene che Dio non esista o che Gesù Cristo non è Risorto o che lo Spirito Santo sia una pura metafora.

tratto da ” Gesu’ di Nazaret: La fortuna di appartenergli”

95 pensieri su “La Sua Chiesa

  1. “Il vero credente non è mai un settario fondamentalista. Non è quello che giudica, che scaglia la prima pietra. In questo senso non c’è nessuno più laico di Gesù Cristo”.

      1. me stesso:

        ….e perché no? Ieri sera l’ho sentito (Cacciari)parlare alla tele (c’era anche quel babbeo di TV2000)e mi è sembrato che dicesse cose tutt’altro che stupide, anche sulla Chiesa.

        1. “Sembrerebbe dunque di capire che secondo san Paolo non metta troppo conto di ascoltare il parere sulla Chiesa di chi magari ritiene che Dio non esista o che Gesù Cristo non è Risorto o che lo Spirito Santo sia una pura metafora.”

      1. JoeTurner

        ecco perché Adriano Panatta accanto a questo tizio faceva la figura del fine intellettuale

      2. Giusi

        Ma il fine di questo video quale dovrebbe essere? Fare ridere, fare piangere? Non l’ho capito. Ma questo individuo è straniero? O non sa parlare in italiano di suo? Pietrangelo Buttafuoco non potrebbe dargli qualche ripetizione se, come sostiene, è veramente suo amico?

  2. vale

    Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano” (Matteo 7:13-14).
    che come citazione mi par meglio di quella di cacciari….

  3. Carla Ferrari

    Con il battesimo siamo diventati cristiani. Cambia la nostra natura! È come dire, o forse “è ” dire, che siamo diventati veramente e finalmente uomini, prima “non eravamo” perché essere è un verbo impegnativo. È la sostanza diversa. È l’essenza.
    Io la sento nel profondo del cuore questa verità! Lo Spirito attesta al mio spirito che sono figlia di Dio, coerede di Cristo, erede di Dio!
    Sembra una contraddizione: siamo uomini e siamo dei! Più siamo uomini più siamo di Dio! Il Signore non si è accontentato, ha voluto darci la sua natura divina, ce ne rendiamo conto? Siamo fratelli di suo Figlio! Siamo proprio parenti molto molto stretti!
    Teniamoci stretta anche nostra Madre la Chiesa! Cooperiamo affinché sia amata e sia apprezzata! La propria mamma bisogna anche un po’ coccolarla, giustificarla ed aiutarla! Può apparire qualche volta stanca ed imperfetta, tutte le madri hanno momenti di smarrimento e fatica. Ma chi ci ha gestato, chi ci ha sostenuto ed accudito va amato incondizionatamente! Giustificare comprendere tollerare! Che belle parole! Perché non si sentono mai? Io voglio dirle più spesso!!,
    Con questo non sono cieca! Vedo che noi cristiani che facciamo parte della Chiesa, laici o consacrati, siamo deboli e facciamo soffrire il Corpo di Cristo. Non è Cristo, il suo corpo, la Chiesa, da condannare, sono le membra che sono da curare! Adesso che anche il Papa ci ha fatto capire che la fragilità umana non è una cosa di cui vergognarsi, ma a cui arrendersi con umiltà, cerchiamo di non distruggere ma sosteniamo, difendiamo la Chiesa, in una parola : Amiamo!
    Un abbraccio a tutti……i miei fratelli!

  4. Erika

    Io non ho pareri da dare sulla Chiesa, né i titoli per farlo.
    Ritengo inoltre che le questioni di fede siano troppo importanti per essere oggetto di commenti da bar.
    Ritengo anche che la politica, pur su un piano diverso, sia anch’essa questione abbastanza importante da non meritare di essere svilita come purtroppo i suoi esponenti e gli stessi cittadini tendono a fare con sempre maggiore grossolanità.
    In questo senso Papa Benedetto XVI dovrebbe essere un esempio per tutti noi.
    Al di là delle dimissioni, che non mi permetto di commentare, egli è un esempio di mitezza, umiltà, cultura, forza morale.
    In mezzo a un mare di parole insensate, è un privilegio poter ancora leggere e ascoltare le sue.

    1. @ Erika «Ritengo inoltre che le questioni di fede siano troppo importanti per essere oggetto di commenti da bar.»

      Però come la mettiamo col « Ciò che ora vi dico di nascosto, proclamatelo apertamente; ciò che vi sussurro all’orecchio, gridatelo dai tetti!»? Mica è detto che tutti quelli che parlano di religione al bar ne parlino a sproposito.
      Il bar è un posto come un altro in cui presentarsi per quello che si è. Casomai è la “mentalità dominante” oggi quella che arriccia il naso o distoglie lo sguardo se qualcuno parla di religione in pubblico o si qualifica come cristiano nei modi e nelle parole. O che vorrebbe confinare il “parlare di religione” entro recinti troppo importanti per essere accessibili ai più.
      Verso la fine del quarto secolo non si formalizzavano così tanto «Costantinopoli è piena di meccanici e di schiavi, che sono tutti teologi profondi, che predicano nelle botteghe e nelle strade. Se vuoi che un uomo ti cambi un pezzo d’argento, egli ti informa in che cosa il Figlio è diverso dal Padre; se chiedi il prezzo di una forma di pane, ti viene detto a mo’ di risposta che il Figlio è inferiore al Padre, e, se chiedi se il bagno è pronto, la risposta è che il Figlio fu creato dal nulla.»;-)

  5. vale

    … e chi sarebbero i credenti-veri,naturalmente alias “adulti”-che non sono settarii e fondamentalisti (per cui dovrebbero essere, à la ravasi,ecumenici in senso moooolto lato e modernisti). i “tiepidi” ?

        1. vale

          certo. e come scrive “il mastino” su “papalepapale” gli han dato il giocattolo della cultura perché non facesse danni come vescovo( ed il fatto di non eeeserlo stato peserà tantissimo: uno dei classici : entra papa esce cardinale…) e gli esercizii spirituali perché si sa mai che pensando che lo Spirito Santo lo illumini gli faccia calare un po’ la cresta che pavoneggia…( crasi tra gallo e pavone,in senso figurato…)

            1. vale

              non so se la nascita la cielo-spero per lui- di martini sia stato un bene o un male. so che tra i ravasi,le scuole di bologna, il settimanale “famiglia pagana” ed ora pure su l’avvenire( ieri cacciari oggi enzo bianchi) per “apocalisse alle porte”( quando ,forse, bastava leggersi un bel libro di sergio quinzio”mysterium iniquitatis” di un po’ di tempo fa) , si sente tutto ed il contrario di tutto meno qualcosa che ,così, a lume di naso, buon senso, fede dei semplici o chiamala come ti pare), sembri qualcosa di cristiano….( oltretutto mia mamma insiste a regalarmi i libri di ravasi e martini: e va bene che non sono un genio. ma siccome un minimo di erudizione,od anche solo nozionismo, presumo di averli, qualche “mezzo” per interpretare senza bermeli in modo “acefalo” quel che han scritto costoro penso di averlo. e mi paion tutto meno che dei “cardinali”…)

              1. @ Vale, la nascita la Cielo (speri per lui ma mi limiterei a sperarlo ognuno per sé stesso) è stata certamente un bene… per lui.
                Per il resto del tuo commento direi… mah (!?). D’altra parte come dichiari, non sei un genio. Come pure il sottoscritto, per cui non mi pronuncio 😉

                1. vale

                  appunto. nonsono un genio. però siccome scripta manent, se non li hai letti ,prova a darci un’occhiata.a me han lasciato perplesso e molto.quantomeno.ma forse non sono un esperto dell’esegesi storico critica sia della forma che della redazione.( ma naturalmente so di che si tratta e “come” si “fa” o vien fatta)

              2. per non parlare dei sedicenti o sepensanti cristiani non scriventi da punte parti che chissà cosa gli passa per la testa…
                (ma almeno non danno scandalo, loro!)

  6. Erika

    @senm_webmistress: non mi sono ben spiegata. Per “commento da bar” non intendevo il bar come luogo specifico, né il fatto di parlare di religione apertamente, ma l’abitudine (in particolare dei non credenti) di banalizzare la fede altrui, deridendola, o, ad esempio, di estrapolare arbitrariamente dei brani dalle encicliche papali, mettendosi a discuterne, spesso, senza averne capito il senso.

  7. @Erika: allora ti trovi in ottima compagnia perché anche san Gregorio di Nissa stava criticando le chiacchiere da bar (eretiche) degli ariani 🙂
    In ogni caso, visto quanto è diffuso oggi l’analfabetismo (di ritorno o di andata) in materia di Cristianesimo, direi che abbiamo un gran bisogno di chiacchieratori da bar che sappiano quello che dicono e lo sappiano anche raccontare…

    1. @senm, mi permetterie di aggiungere che bar o altro, analfabeti o dotti, abbiano bisogno di una personale esperienza di Cristo e di Cristo Risorto! Se è esperienza vissuta, ognuno con parole sue (quelle che lo Spirito Santo di dà) sa come raccontarlo e chi ti è intorno ascolta o rifiuta, ma non può restare indifferente.

  8. JoeTurner

    «I popoli passano, i troni crollano e la Chiesa rimane! Quale è, dunque, la forza che mantiene in piedi questa Chiesa, assalita dall’oceano furioso della collera e dell’odio del mondo? Qual è il braccio, dopo diciotto secoli, che l’ha difesa dalle tante tempeste che hanno minacciato d’inghiottirla? […] Che abisso tra la mia profonda miseria e il regno eterno di Cristo, pregato, incensato, amato, adorato, vivo ancora in tutto l’universo». (Napoleone Bonaparte)

  9. Riconosco e confesso, o Dio eterno, che la tua potenza è potente e forte, e può liberare la Chiesa e il popolo tuo: trarlo dalle mani del demonio e far cessare la persecuzione contro la santa Chiesa. Riconosco e confesso che la sapienza del tuo Figlio può illuminare l’occhio del tuo popolo e dissipare le tenebre della tua dolce sposa, la santa Chiesa. Riconosco e confesso, o dolce ed eterna bontà di Dio, che la clemenza e l’infuocata carità dello Spirito Santo vuole infiammare e unire a te il mio cuore e i cuori di tutte le creature. Santa Caterina da Siena, orazione XXV (Alla SS. Trinità per la Chiesa e per il mondo)

  10. “Ciascuno può pregare quello che può e quello che sa – ad esempio offrendo la Santa Messa per il cardinale ‘adottato’, oppure pregando per lui un’Ave Maria al giorno, il rosario del giorno o tutti e quattro i suoi misteri, pregando l’intercessione dei santi e delle anime del Purgatorio, la Coroncina della Divina Misericordia, litanie o giaculatorie, si possono offrire sacrifici e sofferenze – anche le più piccole gocce danno un contributo decisivo alla realizzazione del Piano di Dio.”

  11. Lascio un ultimo commento di saluto a tutti. Da questa mattina smetterò di seguire questo blog. Filosofiazzero avrà i suoi modi, sarà un provocatore, a volte forse un po troppo ruvido ma è comunque, a parer mio , uno stimolo alla discussione. Non vuol essere una difesa personale ma la difesa di un altro punto di vista. Ogni volta che si esprime un dubbio o una critica arriva il “senm_webmistress”(niente di personale) di turno e cerca di metterti a tacere (cosa tra l’altro fatta anche con me quando ho azzardato una critica al papa). Ho iniziato a seguire questo blog perchè speravo di trovare stimoli e magari qualche motivo che potesse riaccendere qualcosa.E perchè pensavo potesse essere un luogo di dibattito e incontro e non un posto dove ce la si suona e ce la si canta e si cercano solo conferme di ciò in cui si crede. Ho trovato per adesso solo conferme di tutto ciò che mi ha fatto allontanare dalla chiesa, da un certo modo di vivere il cattolicesimo: accogliente in un primo momento e poco propenso a valutare dubbi e critiche poi. Questà comunità di “illuminati” che ha la gioia nel cuore per una rivelazione e la piva nella vita di tutti i giorni non fa per me.
    Scusate la sfogo amaro. Sarà l’ultimo. Ringrazio Bariom per i modi sempre gentili nelle riposte. E’ grazie a persone come lui che la mia porta rimane socchiusa.
    Buona giornata a tutti e buona vita.

    1. JoeTurner

      Noi cerchiamo conferma di ciò in cui CREDIAMO perché siamo una comunità (virtuale ma sempre comunità) di CREDENTI e partendo dalla fede comune che ci si confronta e si va avanti e in quanto credenti abbiamo la pretesa di avere la Verità perché quella Verità ce l’ha rivelata Uno che pretendeva: “senza di me non potete fare niente”, “chi vede Me vede il Padre”, “”Chi mangia di questo pane vivrà in eterno” “io sono la Via, la Verità, la Vita”, queste sono PRETESE; quindi non ci sono vie di mezzo o Gesù era un pazzo o era il Figlio di Dio. E io non “dubbi”.

      1. JoeTurner

        PS comunque a me hanno fatto sempre un po’ ridere i proclami di “abbandono del blog” come se ci si dimettesse dalla camera dei depuati, un blog si legge, si commenta e quando non piace si ignora, annunciarlo come fosse l’abdicazione pontificia mi sembra un po’ esagerato (tra l’altro gli annunciatori professionisti, a cominciare da Alvise, ahimè ritornano sempre 🙁 )

      2. @Joe (a parte che continuo a non vedere i tuoi commenti quando li posti come accade invece per tutti gli altri .-() credo che i dubbi nella Fede possono essere tanti e non necessariamente sui “fondamenti” della Fede, primo fra tutti dell’agire di Dio nella nostra vita. Il “dubbio” spesso ci assale proprio nel momento della prova, il dubbio è l’arma del Nemico, che il dubbio instilla nelle nostre menti. Il dubbio su un percorso, anche di Fede piuttosto che un altro. Il dubbio se stiamo o meno compiendo la Volontà di Dio. Il dubbio sugli altri (che a volte sfocia nel giudizio…).

        Esiste come tu certamente sai anche la cosiddetta “notte oscura” nel cammino di Fede.
        Insomma, se tu non hai dubbi ti invidio… 😉

        Se lo riferisci alle Parole che hai citato allora condivido il non-dubbio nelle asserzioni, ma spesso le nostre azioni smentiscono il nostro non avere dubbi.

    2. @mariaclemenza

      Credo sia importante approfondire sempre la propria fede. Uno che ha fatto il tuo percorso non può abbandonare tutto sul più bello! Adesso viene il meglio! Se gli altri non ti leggono lo farò io…

    3. Lalla

      Io invece spero che tu rimanga, come lettore almeno. Se sei in ricerca, come dici, la sola lettura dei post (se vuoi astenerti dai commenti) è una fonte ricchissima di spunti di riflessione.
      Voglio chiederti una cosa in modo non provocatorio: ma secondo te rispondere a te o a Filosofiazzero o chicchessia dichiarando di pensarla diversamente è provocazione, chiusura, durezza? Sarebbe segno di carità invece lasciare dire e non replicare? Perché? Perché replicare è sbagliato secondo te?

  12. @joe Turner. Nessun proclama. era semplice condivisione. Per il resto leggila come vuoi e continua pure a ridere, che fa bene comunque al corpo e anche allo spirito. Sono contento per te se hai tutte queste certezze. Sicuramente vivi meglio di me.
    Se dietro i “proclami” come li descrivi tu, ci vedessi la delusione o il malessere di quello o quella che li ha scritti magari il tuo animo cristiano potrebbe muoversi a compassione e potresti dare il tuo “mantello” di certezze al povero lebbroso sul ciglio della strada.

    1. @bariom le risposte al mio “proclama” le devo leggere. MI sembra doveroso e rispettoso nei confronti di chi risponderà o sorriderà di quel che ho scritto.

    2. JoeTurner

      Roberto, sono certo delle pretese di Cristo, che vuoi mi accontento di poco…
      Bariom, la certezza nella pretesa di Cristo non vuol dire certezza della propria fede ma solamente avere un punto fermo a cui ritornare dopo ogni notte oscura. Per quanto riguarda i commenti non so che dirti io a volte li vedo pubblicati in ritardo, vorrà dire che sfuggo al controllo di echelon, in qualche modo mi devo pur difendere ;), ma se per te è un problema se vuoi ti manderò un sms ogni volta che pubblico un commento.

      1. @Joe, non pretendo tanto, solo mi dispiace perdere i tuoi interventi che cmq non sono mai banali o quelli come questo che sono risposte dirette… me ne farò una ragione 😉

    3. Giusi

      Sono d’accordo con Joe. Non capisco questo vittimismo. Non capisco perchè cerchi consolazione da gente che disprezzi. Non è un obbligo leggere un blog, pretendere per giunta di trovarci quello che si vuole e nascondersi dietro il presunto cattivo trattamento di Alvise il quale non mi pare abbia bisogno di avvocati difensori. Sono anche stufa di questi giudizi sul modo di intendere il cattolicesimo degli altri fatti da chi cattolico non è e però pretende di dettare l’agenda a tutti persino al Papa! Bariom mi pare evidente che Joe parlasse dei fondamenti non dei dubbi legati alla nostra misera condizione umana. tanti santi hanno avuto la notte oscura però hanno sempre perseverato.

      1. Giusi

        P.S. Paragonarsi ai lebbrosi poi……. E’ un affronto ai problemi veri e alla giusta direzione nella quale deve andare la carità cristiana che non può certo perdere tempo con chi si atteggia a vittima piagnucolando per niente!

        1. @joe “Roberto, sono certo delle pretese di Cristo, che vuoi mi accontento di poco…” Quelle che tu chiami pretese erano certezze di Cristo.

          @Giusi Io non disprezzo proprio nessuno. Se hai letto bene quello che ho scritto non ci troverai disprezzo ma dubbi. Leggi attentamente quanto ho scritto riguardo ad Alvise. (“Non vuol essere una difesa personale ma la difesa di un altro punto di vista. “)
          La mia presenza qui voleva essere una ricerca. Non stai parlando con un deficiente che non conosce quello dice. Per anni ho abbracciato il cattolicesimo a piene mani. Ho fatto il catechista, l’educatore, il consigliere pastorale e ho speso anni della mia vita al servizio della chiesa.Ho letto tanti libri, ho consumato Diurnae Laus. Non rimpiango affatto e non rinnego nulla. Sono stati anni importanti della mia vita. Mi sono sempre fatto domande , ho sempre cercato risposte e ad un certo punto nella fede cristiana non le ho più trovate. Non ho pretese di dettare niente a nessuno e ti sfido a cercare tra i miei commenti parole a sostegno della tua tesi.
          Hai ragione, non è un obbligo leggere un blog; per me era una possibilità di riflessione.
          E spiegami anche dove trovi del “vittimismo” nelle mie parole.
          Non ho “proclamato” la mia abdicazione dal blog per ricevere pacche sulla spalla, ma solo per rendervi partecipi di quanto stessi vivendo e del perchè non troverete più commenti a nessun articolo. Chissà, ho pensato, magari qualcuno si potrebbe chiedere “chissà come mai Roberto non scrive più”. Non credo dopo aver letto i tuoi commenti e quelli di altri, ma me ne farò una ragione.
          Leggendo il tuo PS mi chiedo se avessi dovuto specificare che si trattava di una metafora quella sul lebbroso. Alla stregua del tuo ragionamento anche il chiamarsi ” servi della vigna” ” umili pellegrini” “pecorelle smarrite” “poveri esseri umani” sarebbe un affronto ai veri schiavi, pellegrini, pecore e poveri. Non era quello il senso infatti e lebbroso era metafora per indicare chi, come me, giace in una situazione di “deficientiae fideis”.
          Sul prosieguo del tuo ps stendo un velo pietoso perchè credo si commenti da solo.

              1. JoeTurner

                ma non eri tu che 4 ore e 6 commenti fa avevi detto “Lascio un ultimo commento di saluto a tutti.” ?
                o parli a vanvera o ignori il significato della parola “ultimo”

                1. leggi bene cosa ho scritto a Bariom “le risposte al mio “proclama” le devo leggere. MI sembra doveroso e rispettoso nei confronti di chi risponderà o sorriderà di quel che ho scritto.”
                  Ecco perchè ti ho risposto. O vuoi anche abolire il diritto di replica?
                  Se fai lo spiritoso o l’ironico devi anche accettare che qualcuno risponda con lo stesso linguaggio.

                  1. JoeTurner

                    ah allora fai confusione tra il concetto di leggere e quello di scrivere, ma continua pure tanto oggi Alvise s’è impigrito ci mancava il motivatore (un po’ piagnucoloso questo sì devo dare atto a Giusi… a proposito Bariom un conto è il pianto un conto il piagnisteo)

                    1. Nessuna confusione Joe, solo errore da parte mia. L’errore è contemplato nel mio vocabolario. Ho sbagliato. avrei dovuto scrivere “leggere e rispondere”.

                    2. @Joe, corretta distinzione, il problema resta sempre in chi distingue cosa… io credo che per farlo bisognerebbe un minimo conoscere le persone o la loro storia… Su un blog non si riesce? Allora astenersi non fa male.
                      Metà o più degli interventi anche su questo blog, sulla situazione della Chiesa, sulla Fede, sulla propria situazione, potrebbero rientrare, a chi legge da “fuori” o in modo frettoloso (per non dire superficiale), nella categoria dei piagnucolii… e bada ben NON sto dicendo che lo siano, ma che possono sembrarlo.

                      Poi come sempre “larga la foglia stretta la via…” 😉

                      Sennò poi Giusi mi mette in croce con la storia del più buono 🙁 (che non sono, chiedere a chi mi conosce).

          1. Giusi

            Senm webmistress di turno, comunità di “illuminati”: io ci vedo del disprezzo. Non ho ben capito su cosa stendi un velo pietoso, spero solo tu lo stenda pure su questi piagnistei…..

            1. Vedici un po quello che vuoi. A questo punto credo si tratti di una tua “forma mentis”. Ripeto non è disprezzo. Il velo pietoso lo stendo su queste parole “la carità cristiana che non può certo perdere tempo con chi si atteggia a vittima piagnucolando per niente!”.
              E’ curioso che tu abbia scelto quello che ti fa comodo e sorvolato sul nocciolo centrale di ciò che ho scritto. E soprattutto che continui a chiamare piagnistei (recando così affronto ai veri piagnucoloni) delle idee che non mi sembrano così “piagnone”.

            2. Misericordia, quanta misericordia!
              Tutta d’un pezzo la nostra Giùsi… Mai un piagnisteo in vita sua. Mai una debolezza… e se invece si, perché non concedere questo anche agli altri?

              1. Giusi

                Bariom non posso assurgere alla tua bontà: sei tu il più buono del reame. La medaglia Garrone te l’hanno mai data?

                1. Giusi

                  P.S. Dovrei essere da ricovero per mettermi a piagnucolare in un blog e adducendo come motivo che vado via perchè gli altri sono dei cattivoni poi! Ma per favore!

                2. Mi aspettavo questa replica… funziona sempre 😉 e così hai risolto.
                  No quella mi manca 😀 ma se mi dici cos’è mi metto il lista.

                  1. Giusi

                    L’ho appena istituita e te la dò ad honorem (Garrone è il ragazzone buono del Libro Cuore)

                    1. @Giusi grazie, appena torno a Padova (mia cara città natale) passo a ritirarla… ma ci voglio il mio nome scritto su bello in grande. Mi raccomando! 😉

  13. @Giusi, mi sembri un po’ “duretta” 🙁 Mai sentito parlare di “metafore”?
    Perché “lebbrosi” poi lo siamo tutti!

    1. Giusi

      Bariom ho una carissima amica che dai lebbrosi ci va davvero: un mese a dicembre in India e un mese in estate in Brasile, lascia perdere….

      1. Ribadisco Giusi, metafora… esiste anche una lebbra spirituale.
        Poi se la cosa ti turba perché esistono anche i lebbrosi nella carne (non che pensi sia un cosa da poco…), non credo sia ragione sufficiente per insorgere se uno la usa (la metafora). Altrimenti anche alcuni passi del Vangelo non ci riguarderebbero perché lebbrosi nella carne non siamo.

        Mah come dici tu “lasciamo perdere” e “voltiamo post”.

  14. Dal blog di Messainlatino mi piaceva segnalarvi questa invocazione di preghiera composta da un sacerdote (anonimo) per il nostro Papa (emerito?). Al primo momento sembra un po’ stucchevole, ma poi … giudicherete voi.

    Mio dolcissimo Cristo in Terra,
    permettimi di chiamarti così, mentre là fuori tutti esultano, ed io ti vedo iniziare il Getsemani. Vorrei tergerti almeno il sudore dalla fronte in questo martirio silenzioso e camuffato da festa.
    Oh, come detesto le mani che oggi sventolano per salutarti: mi paiono tanti schiaffi dati al Santo Volto e vorrei riceverli mille volte io piuttosto che veder offendere il tuo sacro onore.
    No, non le mani della povera gente. Le loro son sempre state carezze per te.
    Le mani del Sinedrio che ti circonda, i lupi davanti ai quali chiedesti preghiere per non aver paura.
    Eccoli, allegri e festanti mentre la vittima è portata al patibolo.
    Ma non era così anche durante la Pasqua ebraica?
    In tutta Gerusalemme fervevano le gioiose preparazioni e il Cristo giaceva spoglio e abbandonato nel sangue e nel sudore.
    Oh, se la gente potesse vedere com’è tutto uguale. Caifa, Giuda, Pilato. I soldati.
    Ti cingono le vesti e ti portano via come agnello strattonato dai macellieri.
    Ma certo, oggi tutto è vestito a festa, così adatto alla recita sul palcoscenico del mondo.
    Chi potrà mai accorgersene?
    E così battiamo le mani a tempo, dando ritmo all’agonia come fosse una danza.
    Come picchiano i soldati. Come urla la folla.
    Fingono di celebrare la tua grandezza e rinnegano le tue parole “così amare che se le sono già dimenticate”; accusano il tuo magistero “così scandaloso che non ne vorranno mai più uno”; svillaneggiano il tuo amore per la Chiesa insinuando “vile traditore”.
    Oggi, giovedì eucaristico, inizia la grande Passione.
    Che Quaresima breve facciamo.
    Tra poco i lupi del Sinedrio per l’ultima ti percuoteranno con i loro saluti, con i loro sorrisi di circostanza e ti flagelleranno con le loro lingue biforcute – grovigli mai sazi di calunnia – nel darti omaggio in pubblica piazza.
    Ti guarderanno allontanarti e diranno tra loro “se ne va, abbiamo vinto! Il Palazzo è senza custode. Saccheggiamolo!”. Poveri Barabba che suggeriscono alla folla: “Non poteva fare altrimenti!”. E nessuno pensa a cosa si può nascondere in una parola come “altrimenti”.
    Lupi affamati che, mentre il Mare ritira sdegnato le sue Acque, corrono a cibarsi delle carcasse spiaggiate sull’arenile.
    E tu che facendoti beffe di loro hai passato gli ultimi giorni a dirci continuamente “guardate che resto! Io vado nel giardino degli ulivi profumati, vado a vegliare su di voi nella Notte imminente. Non capite?”
    No, mio dolcissimo Cristo in Terra, non capiamo.
    Là fuori ci sono preti, frati, suore, chierichetti, ministri straordinari dell’Eucarestia, catechisti, interi consigli pastorali e di affari economici, perpetue, cantori, volontari d’ogni specie di solidarietà e comuni fedeli che non sono più in grado di capire.
    La Fede si è spenta e la cecità li assale.
    Non capiscono che stanno scendendo le Tenebre. Che sono già nell’oscurità.
    Pecore e pastori incapaci di vegliare. Ancora una volta, come duemila anni fa.
    Nel mezzo dell’Anno della Fede, Dio nasconde la Luce sotto il moggio, spegne il Faro dell’umanità, adombra il Sole, lascia che l’Eclissi avanzi sul pianeta.
    E tutto va bene.
    Le mamme non richiamano i loro figli in casa.
    Le navi vicino alle coste non suonano le sirene.
    Le guardie non si levano dai deschi a controllare le strade.
    Le sentinelle non salgono sulle mura a scrutare l’orizzonte.
    Sembra sia rimasto solo tu a sapere cosa stia per succedere.
    Hai pure detto alle Vergini sagge l’ora in cui le Porte della Città si spalancheranno in apparente resa.
    E aspetti l’invasione nella Notte come noi, a fianco di carcerieri intoccabili come stelle, inafferrabili come nuvole, invisibili come insetti.
    Ma a tutto c’è un senso per chi riposa nella Speranza.
    Nel buio delle Tenebre qualcuno potrà finalmente intravedere che gli brilla una Luce nel cuore.
    Per alcuni solo una piccola candela, per altri una lampada più gagliarda, per altri ancora un cero pasquale.
    In molti sapranno cos’è la Fiamma Celeste e correranno a portarla al riparo nella Torre d’Avorio, l’inespugnabile Cuore della Madre. E così il silenzioso esercito dell’Immacolata si alzerà in battaglia e urlerà il suo canto.
    Ecco la Luce che non appartiene a questo mondo.
    Ecco la Luce che è venuta ad incendiare il mondo.
    Ecco la Luce su cui non prevarranno le oscurità.
    Tenebrae factae sunt.
    Et Lumen Christi refulsit.
    Lo hai detto. “E’ necessario che l’Unto di Spirito Santo si ritiri nel deserto per smascherare i falsi Messia”. “La Chiesa sta morendo per i suoi peccati ma risorgerà per la sua Fede. Non temete”.
    Fiant aures intendentes.
    “La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso. Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro. San Benedetto, il cui nome porto da Papa, mi sarà di grande esempio in questo. Egli ci ha mostrato la via per una vita, che, attiva o passiva, appartiene totalmente all’opera di Dio”.
    L’iniquità è dove c’è contraddizione. Essere e non essere al medesimo tempo e alla medesima maniera. Come Cristo sulla Croce ti fai ai nostri occhi apparente contraddizione per togliere la maschera al mistero di iniquità. Papa e non papa, libero e prigioniero, qui e altrove.
    Stat crucifixus dum volvitur orbis.
    Sei diventato il Perno.
    Il centro della Creazione ribolle. La pioggia di fuoco attende.
    Il Cuore Immacolato della Regina batte per il suo trionfo.
    Questa Via Crucis cercata, voluta e preparata secondo una Volontà superiore, inizia.
    Ma prima dimmi.
    In quale notte un angelo di Dio, il soffio dello Spirito, la Luce dell’Anima ti fece visita e ti mostrò tutto questo, come a San Giuseppe prima della fuga in Egitto?
    Perché la gravità di questa situazione non ti spaventa. Io tremo.
    Dici che se Dio ti chiama a salire il monte è per servire meglio la Chiesa.
    Ma se un Papa, che sta seduto così in alto da guardare tutta la Terra, sale ancora un poco non entra dritto nel Paradiso?
    Dimenticavo. Il Calvario è la scala per il Paradiso.
    E allora mi viene alla mente che anche suor Lucia vide un vescovo vestito di bianco salire alla Croce. “Avevo il presentimento fosse il Santo Padre” osò dire. Ed io oggi oso pensare.
    Oggi, che sembra tutti si sian dimenticati chi veramente sei, Pietro.
    Oggi che s’accaniscono contro il tuo ufficio e ti dimenticano addosso i simboli.
    L’abito, il nome, il titolo. La tiara di spine.
    Pietro si è, Pietro non si fa.
    Padre si è, Padre non si fa.
    Il potere di un Papa risiede nella tua stessa Sacra Persona.
    Egli ha un potere così alto e sovrano che solo Dio potrebbe scioglierlo.
    Perfino il Papa, che può sciogliere tutto, non può sciogliere se stesso.
    Può decidere di non fare ciò che fa. Ma non può decidere di non essere ciò che è.
    Dio non si contraddice.
    Tu es Petrus.
    Et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam.
    Nessuno più vede le profondità metafisiche del Papato.
    E nessuno più vede gli abissi vertiginosi della Battaglia.
    Il Nemico vuole annientare la Presenza da questo mondo fin dai tempi dell’Incarnazione.
    L’odio che mosse Erode a cercare Cristo tra gli innocenti.
    L’odio che mosse Lutero a negare Cristo nella transustanziazione.
    L’odio che, infine, mosse certi novatori a corrompere i Sacri Riti.
    Ecco l’odio che ti odia, Pietro!
    Tu sei la Pietra del Palazzo, il Vicario del Padrone, il Custode della Presenza.
    Eliminandoti, i perfidi vignaioli pensano di impossessarsi dell’eredità.
    Povero bianco Agnello che geme.
    Cristo morendo volse lo sguardo verso Roma per benedirti.
    E anche tu, oggi, lo raggiungi tacendo mansueto.
    Vedo il tuo sorriso e lo sguardo rivolto all’Oltre.
    All’Oriente dove si nasce e dove non si muore.
    Sì, sei il Vicario di Gesù Cristo in Terra. Anche in questa trentatreesima ora del mondo.
    Vicario di onori nei giorni del Messia osannato dalla folla.
    Vicario dei dolori nei giorni della Vittima che si trascina al Sacrificio del Calvario.
    Ora va’ alla tua bianca prigionia.
    Dimentico del passato e proteso verso il futuro, corri verso la meta per arrivare al premio che Dio ti chiama a ricevere lassù, in Cristo Signore.
    Alza le mani al Cielo e benedici il mondo col tuo perdono.
    Ancora una volta Vicario di Cristo in Terra.
    Ancora un volta Vicario del Re Vittorioso.
    Amen.

  15. Ma come si permettono i cosiddetti cardinali di usare la Cappella sSstina per le loro faccende private?.
    La Cappella sistina è di TUTTI!!!

    1. JoeTurner

      calma! è del Vaticano. Sarà tua non appena andrà in porto il tuo bel progettino di esproprio di tutti i beni della Chiesa cattolica.

  16. All Quirinale non c’è Michelangelo, è un’offesa sequestrare Michelangelo.
    E poi sara chiuso anche le sale di Raffello?

    Se il mio “bel progettino” si avverasse” che non sarà, almeno per altri due, trecento, mille anni purtroppo, (per grazia divina) a nessuno più permesso di fare riunioni private lì dentro!

    Non è mica lo SHERATON !!!

    1. 61Angeloextralarge

      Alvise Maria: ma cu’ dici? Alora perché se fan paghe’ i bijet per boca’ dentra i Musei? Mali’ en c’en i capulavor d’lart? 😀

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