di Costanza Miriano
Ecco il testo del mio breve intervento ieri a piazza Farnese, alla manifestazione in sostegno a quella francese per la famiglia, contro la legge sul matrimonio omosessuale e la libertà di adozione per le coppie di persone dello stesso sesso. Avevo preparato molte altre cose da dire, ma ho stranamente rispettato il tempo di tre minuti che mi era stato assegnato.
Volevo per una volta travestirmi da retore, fare un’invettiva, magari cominciando con “Quo usque tandem Gallia abutere patientia nostra?”, ma mi sono resa conto che sarei stata ridicola.
Noi non siamo qui per insegnare niente a nessuno, tanto meno come si fa i genitori. Se io e mio marito avessimo fatto un solo errore al giorno per ogni figlio, avremmo già sbagliato circa quattordicimila volte. Ed è un’ipotesi ottimistica. In più ancora la strada è lunga, hanno dai sei ai tredici anni. Abbiamo un ampio margine di peggioramento.
Quindi non sono qui per salire in cattedra o fare la lezione a nessuno.
In particolare io mi sento sempre in difetto rispetto a quelle madri devote che non permettono che neanche una molecola di cibo non biologico tocchi le mascelle dei loro figli. È giusto preoccuparsi che organismi geneticamente modificati possano fare male ai nostri figli. E va bene.
Però c’è anche un’ecologia dell’uomo. Forse dovremmo riservare almeno almeno la stessa attenzione a questo. L’uomo doc, o dop, insomma, l’uomo di origine controllata è creato maschio o femmina, e non lo può scegliere, questo. Maschio e femmina, insieme trasmettono la vita. E anche questo è un dato che non si può cambiare.
Di fronte a chi vuole cambiare il genoma umano noi, senza polemizzare, senza accusare, senza davvero sentirci migliori di nessuno, vogliamo dire che il progetto originario sull’uomo è un altro. Maschio e femmina. Cosa molto buona agli occhi del Padre. E anche noi tocchiamo con mano ogni giorno che è bene che ci siano un uomo e una donna, che fanno il padre e la madre. Con i loro talenti. Maschio e femmina.
L’identità sessuale non ce la scegliamo, ci è donata, e queste sono le regole del gioco. La libertà non è scegliere se essere maschio o femmina, è giocare con le carte ricevute come si vuole, ma non cambiare le carte in tavola, perché così non si rispettano le regole.
A volte i miei figli mi chiedono: se un compagno non rispetta le regole che devo fare? Gli meno o lo dico alla maestra? Io rispondo: menare no, sarebbe meglio di no (ma se proprio devi menare, mena piano). La cosa migliore, se vedi un amichetto che sbaglia, è che tu lo dica direttamente a lui.
Ecco, noi diciamo agli omosessuali che vogliono adottare che stanno sbagliando: se un bambino ha due padri è orfano di madre. Se ha due madri è orfano di padre, ed essere orfani è una cosa brutta. Punto.
Quando uno è infantile pensa che le regole siano un obbligo, ed è insofferente. Se riusciamo a diventare adulti, ma adulti davvero, capiamo che le regole sono un regalo per noi, sono le istruzioni per essere felici.
Queste regole adesso sono messe in discussione, in particolare dalle teorie di genere, che sostengono che prima che maschio e femmina siamo esseri umani. Ma l’essere umano assessuato non esiste, è un’astrazione. Essere maschio e femmina ci dice cose profondissime di noi, parla delle differenze, e di come sia entusiasmante diventare una sola carne. Le teorie di genere invece mettono i due generi, come dicono loro, in competizione sugli stessi campi, e generano appunto conflitti. Io posso dire che ho ricevuto davvero ormai migliaia di lettere di persone che si sono riappropriate della loro vocazione – maschile o femminile – e hanno deposto le armi contro l’altro sesso, imparando a valorizzare la differenza. Mi hanno scritto in tante amo di più mio marito, e lo capisco. Qualcuno ha scritto Amo di più mia moglie, molti di meno perché gli uomini non scrivono volentieri.
Accogliere l’altro che sta di fronte a noi con rispetto è come imparare a ballare insieme. Come Ginger e Fred. Uno col frac, una col vestito di piume di struzzo. Fred Astaire e Gene Kelly, insieme, non ci avrebbero dato la stessa emozione. Insomma, Gene Kelly era bravissimo, ma le piume di struzzo su di lui non avrebbero fatto lo stesso effetto.
Con il tuo permesso, rilancio sul sito http://www.culturacattolica.it Strano il tempo in cui viviamo, siamo qui a dover ribadire che un uomo e una donna sono differenti, che le differenze sono ricchezza e che i desideri non sono diritti. Basterebbe guardare le cose senza gli occhiali dell’ideologia
Bellissimo intervento, che davvero non ha bisogno di commenti. A quando la traduzione dei tuoi libri Costanza?
Sottoscrivo e confermo tutti i possibili complimenti, per i contenuti e per la “dolce faccia tosta” :-). La mia domanda più specifica sulla traduzione è: quando quella in inglese? Grazie grazie!
Sei la solita grande!…..Mi sveli come hai fatto a essere sintetica? Io sono l’anti -sinteticità per definizione 🙂 Un abbraccio!!
“Gene Kelly era bravissimo, ma le piume di struzzo su di lui non avrebbero fatto lo stesso effetto.” 😀
Si, decisamente non avrebbero fatto lo stesso effetto… 🙂
Costanza: un intervento che colpisce, nel tuo stile inconfondibile, non può passare e fermarsi! Grazie per ogni tua parola! Smack! 😀
Ovviamente “sgraffigno” il post per la mia rubrica e lo faccio girare ai miei contatti. 😉
letto e sottoscritto.sperém…
Costanza Miriano:
…a parte il il tuo stile solito accattivante da parrocchietta (i preti sono sempre stati bravissimi, credono loro, a fare gli spiritosi coi bambini, e coi i grandi, negli oratori, “scherzi da prete”, anche, si dice) la questione, alla fine, resta sempre la stessa, sì o no, la ragione e il torto, il dritto e il rovescio.
Ce ne fossero di preti con questo stile (e ce ne sono anche con ben altro stile, in senso positivo)… ma tu tanti ne conosci e ne frequenti e ne ascolti da dire ciò ?
…li conosco bene i preti, che Iddio abbia misericordia di loro!!!
Alvise Maria: vedi che ogni tanto preghi! Come sono contenta… 😉
SEMPRE! Come di noi tutti!! 😉
Bariom. ti immagini… magari tra “noi” è quello che prega più di tutti… 😉
No, guarda, con tutta la buona volontà… non me lo immagino.
Oh, poi c’è da vedere CHI o COSA prega…
Di tutti? Non se ne salva uno? Non sei credibile! Anche i santi? Anche i martiri? Queste generalizzazioni non fanno onore alla tua intelligenza. Supponiamo che tu abbia avuto un’esperienza negativa: questo non ti autorizza a procedere a un’ipostatizzazione in senso negativo del concetto di prete.
Giusy:
…ho ipostatizzato troppo?
Atrocemente. Come sempre.
Eh si bravissimi e grandi anche! Vedi gli oratori di San Giovanni Bosco, di San Filippo Neri…..
Alvise Maria: “stile solito accattivante da parrocchietta”? Detto da te che nemmeno sai come sono le “parrocchiette”… Abbi pietà, per favore! Che ti sei bevuto stamattina? Prova con un po’ di idraulico liquido che è meglio! Smack! 😉
Sta mania di giudicare quello che non si conosce… e non venirmi a dire che “conosci” perché non ci credo. 😉
…San Giuseppe Calasanzio, San Francesco di Sales…
Bravo! Hai studiato!
Alvise Maria: San Luigi Orione, padre Andrea Gasparino (ha iniziato anche lui accogliendo i ragazzi di strada), don Oreste Benzi (un altro grande!)… e altri sacerdoti come loro, molto attuali perché ancora vivi…
“Se riusciamo a diventare adulti, ma adulti davvero, capiamo che le regole sono un regalo per noi, sono le istruzioni per essere felici”: questa è la frase che mi è rimasta più a lungo dentro. La dice lunga sul nostro modo di vivere in questa società che tende alla “libertà”, senza rendersi conto che è più prigioniera di uno schiavo incatenato ai remi nella stiva di una galea: non è lui che decide nulla, tantomeno la rotta da seguire.. e se la nave affonda, ammanettato com’è, affonda insieme a lei… e se non tiene il ritmo, frustate in abbondanza.
Bellissimo articolo!
Il maschio, da solo, non è l’essere umano creato da Dio, così come la femmina, da sola, non è l’essere umano creato da Dio. E’ la loro unione, la loro complementarietà a costituire l’essere a immagine e somiglianza di Dio.
Un saluto.
Proprio così! Dio creò l’uomo a sua immagine: maschio e femmina li creò.
Il nostro amatissimo Giovanni Paolo II, aveva coniato un bellissima frase, titolo di un altrettanto bel libro, che credo non abbia bisogno di commenti…
UOMO E DONNA LO CREO’
ah,allora mi confermate che nella bibbia i generi sono solo due e non tre,quattro,cinque,ecc.
m’era preso quasi un coccolone,ultimamente….
mi rispondo da solo:
vagando per il web son finito su un sito che -in inglese- riporta i “principii di yogiakarta”.
beh, sarebbe la dichiarazione universale dei diritti lgbt(!).già accettati dalla comunità europea.
uno dirà: e a noi?
beh, dal 2016 ci propineranno la nuova carta d’identità comunitaria con su non più maschio o femmina. ma ben 5 generi.a scelta.( ma non mi chiedete quali,non voglio levarvi la sorpresa).tié.
alla faccia della Bibbia…..
Mi interessa, puoi citarmi qualche fonte per favore?
Ecco:
http://www.corrispondenzaromana.it/la-rivoluzione-antropologica-delle-nuove-carte-didentita/
Grazie Giusi, è interessante. Però non ho capito quale sia l’organismo UE che ha deliberato questo provvedimento.
Non lo so.
Giusy: riporto un capoverso del link che hai messo. Che te ne pare?
“In base ai principi di Yogyakarta tutti gli orientamenti sessuali (cioè l’attrazione sessuale nei confronti dell’altro sesso, del proprio sesso, dei minori, di qualsivoglia soggetto o oggetto) devono avere uguale valenza nel mondo governato dalla modernità,”
Se pensi che in Olanda (nella “civilissima” Olanda!) era sorto il partito dei pedofili e che c’è già chi rivendica il diritto di poter fare sesso con gli animali penso che la caduta negli abissi sia appena incominciata.
Wow !!!!
Hai colpito il cuore di coloro che si ergono come i veri custodi della tradizione.
Per me è una medaglia al valore.
( altri se la legheranno al dito… temo….)
http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=825:la-voce-di-una-mamma&catid=67&Itemid=130
Complimenti per la semplicità e profondità allo stesso tempo, anche se io ho visto che il malloppone di foglie ra molto più voluminoso! La cosa più bella di ieri sono stati i bambini francesi che in fila indiana sfilavano orgogliosi con i palloni tutti legati che poi hanno messo indisturbati (e che volevi fargli mica erano quelle indemoniate delle femen) davanti l’ambasciata facendo salire con la forza dei palloni colorati un cartello fino al balcone. Ripensandoci passava l’amarezza di tante cose importanti e anche di altre (le più importanti tra le futili) tipo i risultati della Roma (comincio a pensare che Zeman adatti la squadra al suo modulo in una strategia d’ispirazione sovietica), o i servizi sul calcio scommesse a Presa Diretta, o il film The Master (evitate, dovrebbe essere vietato) dopo la grandinata a Roma. Salutoni da Armando (Militia Christi)
Ah nostre foto della manifestazione quì:
http://www.flickr.com/photos/78614089@N08/with/8379500579/#photo_8379500579
Come mai non ti è piaciuto The master? Io l’ho trovato molto bello….
Veramente grande il tuo discorso. Semplice ma profondo e ti ringrazio di cuore perche’ mi hai ricordato che l’acqua e’ ancora bagnata, la gravita’ ancora di questa terra ma soprattutto che per fare un bambino ci vogliono un uomo e una donna.
Leggo da tempo il blog di Costanza da outsider (non cattolica) perché apprezzo la sua intelligenza, la sua scrittura e il suo modo di argomentare idee pur così diverse dalle mie. Mi resta un dubbio di fondo, che ho condiviso più volte con amici cattolici: da cosa nasce l’ostracismo nei confronti delle nozze CIVILI tra omosessuali (è questo che il governo francese propone)? Dal momento che i cattolici riconoscono come unico vero matrimonio (=sacramento) quello celebrato in chiesa, perché dovrebbero essere turbati dal matrimonio civile di chicchessia?
Diverso, e più delicato, il discorso sulle adozioni, riguardo al quale comprendo e in buona parte condivido le vostre riserve…
a eleonora
ti rispondono rappresentanti di associazioni omo francesi:
Prendiamo Nathalie de Williencourt, portavoce di Homovox, “un collettivo di cittadini francesi che porta la voce degli omosessuali francesi che si oppongono al progetto di legge Taubira”.
Nathalie dichiara: “In Francia ci censurano, si ascoltano sempre le lobby LGBT, parlano sempre loro nei media, ma la maggior parte degli omosessuali sono amareggiati dal fatto che questa lobby parli a loro nome, perché non abbiamo votato per loro e non ci rappresenta”.
A “Tempi” De Williencourt spiega: “noi gay non vogliamo il matrimonio. Perché la coppia omosessuale è diversa da quella eterosessuale. Ed è diversa per un semplice dettaglio: non può dare origine alla vita, per cui ha bisogno di una forma di unione specifica che non sia il matrimonio”.
…Lo stesso di Xavier Bongibault, presidente di “Plus gay sans mariage”, che si definisce ateo.
Lui, secondo quanto riportava ieri “Avvenire”, ha fatto una dichiarazione scioccante, riferendo di aver ricevuto perfino minacce: “La verità è che c’è una volontà di far tacere gli omosessuali. La maggioranza della comunità omosessuale s’infischia totalmente del progetto di legge( nota mia: il progetto di legge Taubira ,ministro del governo Hollande, sul “matrimonio per tutti.”
(tratto da http://www.antoniosocci.com/2013/01/ecco-il-socialismo-surreale-che-ci-minaccia-la-chiesa-in-difesa-di-padri-madri-e-figli-e-con-lei-tutto-un-popolo/)
a quanto pare mica è vero che tutti gli omo lo vogliono il matrimonio o l’adozione.
…comunque nessuna legge (mi sembra a me ) potrebbe costringere nessuno (omosessuali inclusi) né a sposarsi né a adottare figlioli.
L’ho letto proprio ora:
“Non si fanno figli per lo Stato, o per noi stessi, o per l’autorealizzazione della donna. Si fanno figli per la vita eterna.”. (Fabrice Hadjadj)
@Eleonora in Francia oltre al matrimonio prevedono l’adottabilità dei figli, maternità surrogata, eliminazione dei termini “padre” e “madre” da ogni documento ufficiale, il divieto in ogni scuola (materna compresa) di riferirsi ai propri genitori con i termini di “padre” e “madre” (indottrinamento scolastico), la passibiità di denuncia nel caso si dia del “maschio/femmina” ad una persona in quanto contrario all’identità di genere (Vladimiro Guadagno si offendeva se gli si dava del “maschio” tanto per fare un esempio locale, in Francia rischia di diventare reato)… può bastare?
Vale, sei stata (o stato?) molto gentile a rispondermi, ma il dubbio resta… Non mi è ancora chiaro che cosa, nel matrimonio _civile_ tra omosessuali, disturbi i cattolici. Nessuno sta proponendo di celebrare nozze omosessuali in chiesa…
Per quanto riguarda l’opinione dei gay sull’argomento, le coppie omosessuali che conosco sarebbero ben felici di poter contrarre il matrimonio civile, ma non escludo che qualcuno, non credendo nel matrimonio come istituzione, possa essere contrario. Questo però è un altro discorso…
ynappi, grazie anche a te per la risposta… Sull’adozione e la maternità surrogata, come ho già scritto nel mio primo commento, condivido in buona parte le riserve dei cattolici; non mi è chiara, invece, l’avversione per il matrimonio civile.
In merito alla questione dei termini “padre” e “madre”, la situazione, per fortuna, non è drammatica come la dipingi; si tratta della solita leggenda metropolitana alimentata dal web.
Il quotidiano francese Le Monde ha pubblicato sul suo sito la legge: http://www.lemonde.fr/mmpub/edt/doc/20121013/1775035_91a3_pjl_mariage_ce.pdf
Come si può vedere il termine “parents” (genitori) sostituirà “padre” e “madre” solo nei contesti burocratici, non certo nella vita quotidiana. La storia dei divieti nelle scuole e dell’indottrinamento è pura fantasia, basta scorrere il testo della legge per accorgersene.
In realtà la tutela del matrimonio dalle manipolazioni preserva la società tutta intera, oltre alle unioni gay, cosa impedirebbe la costituzione di harem oppure di famiglie incestuose. La forma pubblica del matrimonio è tale perchè si riconosce l’apporto equivalente dell’uomo e della donna insieme alla formazione della società, come cellula primaria e fondamentale. Deve essere così come nel lego ci sono delle regole e degli incastri ben precisi, per poter costruire.
pensavo fosse abbastanza chiaro da quel che ha scritto la padrona di casa del blog.non è questione di disturbo. è questione di realtà.
come scrive la sciùra Costanza:”ricordare alcune verità naturali: l’acqua è bagnata; se tiri un sasso a un certo punto questo cade verso il basso; per fare un bambino servono un uomo e una donna”. e lo stesso per il matrimonio.
per l’inutilità anche del matrimonio civile: http://www.campariedemaistre.com/2013/01/perche-no-al-riconoscimento-delle.html che dovrebbe chiarirti come il “qualcuno”,casomai, è chi chiede il matrimonio anche fra gli omo. non la maggior parte.
in quanto al fatto che nessuno lo chieda in chiesa invece, è anche lì che si vuole arrivare: in altri paesi,per esempio Inghilterra- lo stanno proponendo(addirittura il governo stesso) .e la chiesa anglicana-o quel che ne rimane- sembra d’accordo. la chiesa valdese in Italia già lo fa( ma non credo proprio abbia valore civile…).idem alcune chiese protestanti di varie denominazioni(in U.S.A., mi pare).
come suggeriva Chesterton ci toccherà combattere per sostenere che le foglie,d’estate,sono verdi , due più due fa quattro….il matrimonio fra un uomo ed una donna…
vale:
…à la guerre comme à la guerre!!!
Tra gli aspetti di tale realtà c’è anche questo
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-donne-indiane-sacrificate-per-dare-figli-a-coppie-gay-5585.htm
Righe sublimi, da scrivere nell’aria!
Io mi chiedo e lo chiedo a te Costanza e a coloro che partecipano alla discussione:
ma se uno nasce maschio e si sente sin da piccolo una donna che deve fare? Quello che voglio dire è che l’argomentazione “Dio maschio e
femmina li creò” regge fino ad un certo punto. Questi nati maschi, ma che si sentono femmine intimamente, fino alla punta dei piedi,hanno tutte le ragioni di ringraziare Dio, allo stesso modo di chi nasce con gli occhi verdi, senza un braccio, con i capelli ricci, un pò tardo di comprendonio, particolarmente brillante nel fare qualcosa ecc.
Forse la questione è invece l’accettazione dei propri limiti e delle proprie caratteristiche e nonstante questo far fruttare i propri talenti anche se a volte sembrano armi spuntate.
Tatiana credo la risposta sia tutta nella tua stessa frase finale: “Forse la questione è invece l’accettazione dei propri limiti e delle proprie caratteristiche e nonstante questo far fruttare i propri talenti…”
Bisogna vedere se in questi “limiti” mettiamo anche la tendenza ad esempio a voler scegliere un’identità diversa da quella che la natura “fisica” ci ha consegnato, o se identifichiamo questa situazione come una giusta prerogativa che pretende diritti e riconoscimenti.
Provando a fare dei paralleli, sarebbe come se io, maschio eterosessuale sposato, che sente “fino alla punta dei piedi” il desiderio verso qualunque donna che incontra (è un esempio non una confessione pubblica ;-)), non vedessi questo come un “limite”, ma essendo una pulsione naturale e che sento nel profondo di me stesso, la sentissi come una più che lecita affermazione del mio essere (e così è di fatto per molti…).
Restando nel campo della sessualità, che dovremmo allora dire della pedofilia? Capisco che tiro molto la corda con un’iperbole e non voglio mettere sullo stesso piano il peso morale di questi diversi atteggiamenti, ma vorrei solo cercare di rendere chiaro, che se il metro di giudizio su noi stessi e sulle nostre pulsioni (che vediamo come giuste esigenze individuali) siamo noi stessi, tutto è lecito e buono, anche la pulsione a impossessarsi do ciò che non ci appartiene ad esempio.
Se diciamo che queste cose non sono paragonabili è solo perché, credenti e non credenti, pedofilia e furto li condanniamo socialmente.
Se siamo credenti i nostri “limiti”, li troviamo indicati nella Legge di Dio e nel Magistero della Chiesa , che per noi è parola di Vita e quindi felicità e ringraziamo Dio, come hai detto, allo stesso modo dell’avere gli occhi verdi, i capelli ricci, ecc. Anzi ancor più perché nel limite umano, Dio si manifesta e ci porta “oltre”, ma non possiamo scambiare il nostro limite, la nostra croce (intesa come “spina nel fianco” alla S.Paolo), il nostro peccato, per la “verità” e per ciò che è buono.
Non so se ho ben interpretato la tua domanda “che deve fare?”, né se ti ho risposto.
Non tiri troppo la corda Bariom. Il mensile Babilonia, noto magazine gay, negli anni 80, prima che si parlasse di bambini violati, aveva una rubrica di annunci per i pedofili (come se si trattasse di una piacevole variante). Se ne parlò anche in una puntata del Maurizio Costanzo Show e il padrone di casa, essendo scoppiato il bubbone pedofilia, invitò (bonariamente s’intende!) gli autori (che intanto aveva invitato con tutti gli onori) a sopprimerla!
http://www.gay.it/forum/viewtopic.php?f=43&t=18569&start=15
Ma poi siamo sicuri che esistano persone che nascono maschi e si sentono sin da piccoli femmine o viceversa? Che prove abbiamo?
Cara Tatiana, se uno nasce con i capelli ricci o gli occhi verdi dipende dalle informazioni che ha naturalmente nel suo genoma. Sono le sue ordinarie caratteristiche genetiche. Ma essere un po’ tardi di comprendonio o non avere un braccio, sono il frutto di deviazioni da una normale situazione genetica. L’omosessualità, nella fattispecie, non ha addirittura nulla di organico, cioè non è stabilita geneticamente, ma dipende da influenze esterne nella maturazione psicologica. Ad uno tardo di comprendonio si cerca di farlo recuperare con delle terapie idonee, così come ad una malformazione ad un arto si provvede con una protesi. Perché non fare altrettanto con un soggetto omosessuale? Perché in questo caso la deviazione dal processo naturale diviene un valore da difendere?
Perché si dirà (ovviamente) che non vi è nulla di deviante…
D’altra parte è il problema del cammino di conversione di ogni uomo. Com’è difficile lasciarci “convincere di peccato”…
E non mi riferisco tanto o solo al peccato altrui (di natura sessuale o altro), ma ai propri… così per anni, ho creduto che la mia tendenza all’ira, in quanto con-naturale a me stessò (della serie “sono fatto così”) fosse “carattere”, “temperamento”.
Solo dopo che si sono viste le cose per come sono, si può lavorare – sempre con l’aiuto della Grazia – al cambiamento o meglio, iniziare il “comattimento” 🙂
Ah ecco com’è che sei diventato il più buono del reame! 😀
Eh ahimè no! E’ rimasta come spina nel fianco perchè non abbia a montare in superbia…
Chi mi conosce può confermare 😉
Certo che qui non puoi dire nulla, che tutti subito la sanno 😀 😀
Hai ragione, Bariom, si pecca pensando, falsamente, di non fare nulla di male, ma poi ci si pente amaramente.
Si Luis, ci si pente amaramente, ma per i miei peccati di un tempo, più o meno inconsapevoli lontano come ero, il mio cuore ripete con gratitudine: “Beata fu la colpa, che meritò un così Grande Salvatore”. 🙂
…exultet…!!! 😀
Bello, come nel prefazio della veglia di Pasqua, 🙂
Non a caso Luis… non a caso 😉
Vale, guarda, un sano confronto mi fa sempre piacere ma quando si tirano in ballo la “realtà” e le “verità naturali” confesso di avere qualche perplessità… Credo che nelle preferenze sessuali e nei sentimenti e rapporti umani entrino in gioco fattori molto, ma molto più complessi del colore delle foglie e delle operazioni matematiche…
L’articolo che citi, poi, parla di coppie di fatto eterosessuali, non di matrimoni omosessuali, quindi non riesco bene a cogliere il nesso… Forse intendi dire che la richiesta di maggiori diritti e legittimazioni non viene dalle coppie ma da una misteriosa “longa manus” che tenta di minare la solidità dei concetti di matrimonio e famiglia cattolica?
Mi spiace, ma non sono d’accordo. Resto convinta che gli omosessuali che vivono una situazione di coppia solida e sono contrari al matrimonio civile rappresentino una minoranza.
Per quanto riguarda il matrimonio omosessuale in chiesa, per ora mi sembra un’ipotesi molto remota, fatta eccezione per gli anglicani. In questo caso, però, mi trovi pienamente d’accordo: credo sia una richiesta insensata.
Ho fatto inserire questo post anche nel sito http://www.vocazioni.net dei padri rogazionisti:
http://www.vocazioni.net/index.php?option=com_content&view=article&id=3305:il-nostro-sito-e-schierato&catid=2:newsvoc&Itemid=124
Se vuoi ti tolgo un rammarico: gli ogm in Italia non esistono sotto forma di cibo, e il biologico è una splendida paranoia per chi se la vuol concedere e se la può permettere. Ci sono cibi, non biologici, organoletticamente parlando molto più gustosi dei corrispettivi bio, come il viceversa. Nutrizionalmente invece non ci sono differenze apprezzabili.
Ma resta il fatto che di cibo OGM almeno qui da noi, non ne esiste proprio.
«Et ne quis forte sexus a suo Creatore se contemptum putaret, virum suscepit, natus ex femina est» (A. A.)
Cyrano la traduzione per gli ignoranti come me… grazie.
«E perché nessun sesso si credesse disprezzato dal proprio Creatore, assunse un maschio, nacque da una femmina»
Già, non riflettiamo mai abbastanza su questo. In definitiva avrebbe potuto comparire senza incarnarsi, non comparire affatto e sarebbe rimasto comunque Dio. Ha voluto ricordarci il suggello del Suo Spirito nelle nostre carni di uomini e di donne.
oh,finalmente è ricomparso lo schermidor poeta….
Il punto sui matrimoni gay
http://www.documentazione.info/il-punto-sui-matrimoni-gay
Interessante perché ricco di documentazione, una specie di riepilogo.
Così scrive Socci:
“Quella iniziata in Francia da Hollande è una sceneggiata che abbiamo già visto – ed è finita malissimo – con Zapatero in Spagna. E probabilmente sarà il futuro prossimo dell’Italia se vincerà la Sinistra.
“I leader socialisti si trovano incapaci di far fronte all’enormità dei problemi dell’epoca della globalizzazione e alla crisi economica finanziaria.”
“La gente e i giornalisti vogliono le cose semplici, ma io sono ateo, ebreo e di sinistra e quindi la mia realtà è un po’ più ricca e complessa. Io mi sento legato alla tradizione giudaico-cristiana tanto quanto alla filosofia greca e occidentale e posso assicurare che questo è sufficiente per dare importanza a una tradizione come il matrimonio. La mia filosofia mi dice che la discriminazione, in senso positivo, la differenziazione tra le cose, è indispensabile al pensiero. La salita al potere, da 40 anni a questa parte, dei valori femminili ci ha condotto ad aspirare a confondere tutto. Il femminismo è stato un progresso, ma seguirlo troppo è stato un errore. Il femminile non vuole distinguersi, aspira a considerare tutte le cose allo stesso modo proprio come una madre abbraccia tutti i suoi figli nello stesso amore. Il maschile è indispensabile, al contrario, per differenziare, tagliare, distinguere, ecc. Ma il maschile è screditato da 40 anni dal rullo compressore femminile che ha portato a delle aberrazioni come questo progetto di legge, il quale pretende di affermare contro ogni evidenza, che l’unione tra un maschio e una femmina è esattamente la stessa cosa che un’unione omosessuale. Che non è vero, ed è importante mantenere questa distinzione.”
Lionel Lumbroso
uno dei dodici portavoce della grande Manifestazione per tutti che a Parigi è sfilata contro il matrimonio e l’adozione gay
http://www.tempi.it/sono-ateo-e-di-sinistra-matrimonio-gay-errore-indotto-da-40-anni-di-rullo-compressore-femminista#.UP8dTR2NuXw