Quelli senza navigatore

di Costanza Miriano

Fingo di essere contro il navigatore per nobili motivi morali, per alte e intelligenti ragioni tipo che la signora che con voce meccanica ti dice di “svol- tareà – destra” ottunde le tue capacità e il senso dell’orientamento, l’abilità di imparare cose nuove e la memoria. La verità, ovviamente, è che non sono capace di programmarlo, non voglio assolutamente imparare niente di tecnologico, anche se so che alcune cose mi semplificherebbero la vita.

Sono troppo vecchia per misurarmi con certe cose, e infatti ho ricevuto in prova le ultime meraviglie tecnologiche sul mercato – uno dei pochi effetti collaterali positivi del mio lavoro – e le ho affidate agli uomini della mia famiglia, perché mi proteggano dalle loro insidie.

Comunque perderti ti dà un sacco di tempo per pensare. Ieri dovevo fare un servizio fuori Roma, città in cui inspiegabilmente trovi ovunque cartelli con scritto “zoo” e “auditorium” (anche quando sono lontanissimi), ma raramente indicazioni utili, soprattutto nell’estrema periferia.

Quando stavo guidando da un’ora nel nulla, ho smesso di pensare dove stessi andando, certa che non sarei mai più arrivata, e mi sono rassegnata a passare la giornata e la nottata successiva all’addiaccio (le mie due onnipresenti borse mi garantiscono la sopravvivenza per almeno trentasei ore, anche se mi sbecca si lo smalto). E così, rimosse le cose urgenti (cosa si può fare di urgente in mezzo a una prateria, capannoni da una parte, pecore dall’altra?), mi sono messa a pensare alle cose importanti, come alla lettura appena ascoltata a messa (talora mi accade anche di non dormire): “Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio” (Ef 3).

Mi chiedo: perché non capiamo di essere amati da Dio?

Una questioncina da niente, me ne rendo conto. La speculazione si è interrotta quando sono casualmente arrivata a destinazione, quindi non è che abbia prodotto un gran che di riflessione, ma insomma, tentiamo di ragionare.

Intanto possono mettercisi di mezzo anche esperienze infantili negative: se Dio si fa chiamare padre, ma il padre che ho avuto io non era buono, a che paternità vengo rimandata? Se Maria dice di essere nostra madre, ma la nostra mamma non è stata accogliente, il problema è lo stesso.

Ma poiché un’infanzia infelice non si nega a nessuno, deve esserci un modo di superare questo problema di modelli inadeguati (nessun genitore, comunque, sarà mai all’altezza, chiaramente).

Capire l’amore di Dio è una grazia, una dono immenso. Ma noi possiamo metterci nelle condizioni di accoglierlo, questo dono. San Paolo dice “che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori”. È qui la risposta.

Fargli spazio farlo abitare con noi nella preghiera, avere consuetudine con lui, dargli tempo respiro energie. Avere con lui un rapporto vivo.

La preghiera è una fatica bestiale, perché ci fa vedere il nostro vero volto, che non è pulitino come vorremmo credere e far credere. Ma più guardiamo la nostra sporcizia, più tutto quello che Dio ci regala ogni giorno ci comincia ad apparire un regalo, segno del suo amore.

Allora non si può più dimenticare, se ne viene rapiti e conquistati inevitabilmente per sempre. I veggenti a Medjugorje dicono che la Madonna i non credenti li chiama sempre “quelli che non hanno conosciuto l’amore di Dio”.

59 pensieri su “Quelli senza navigatore

  1. giovanni dm

    Mi spiace cambiare argomento a gamba tesa ma, se non erro, cara Costanza, BUON COMPLEANNO!!!
    Giovanni

  2. Mario G.

    Ci voleva proprio questo tuo rimando all’amore di Dio, prima di iniziare il lavoro.
    Grazie Costanza e buon compleanno (se Giovanni dm ha buona memoria)! 😉

  3. Velenia

    Buon compleanno Costanza!Mi offro come navigatore quando verrai nella mia città,si vocifera insistentemente che sarai fra noi in primavera!
    P.S.Chiedo a tutti una preghierina per me,oggi!

  4. 61Angeloextralarge

    “Cari figli, anche oggi vi invito a pregare per le mie intenzioni. Rinnovate il digiuno e la preghiera perché satana è astuto e attira molti cuori al peccato e alla perdizione. Io vi invito, figlioli, alla santità e a vivere nella grazia. Adorate mio figlio, affinché Lui vi colmi con la sua pace e il suo Amore, ai quali anelate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” (Medjugorje, 25 ottobre 2012, alla veggente Marija)

    1. 61Angeloextralarge

      Costanza carissima, buon compleanno! Smack! 😀
      Quindi oggi niente tooorta! Scheerzo, ma se me ne lasci una fettina ne sono contenta. Slurp… Quando è FESTA non si digiuna mai, quindi caro Alvise Maria, torta in bocca e niente commenti sotto, grazie! 😉

  5. Post bellissimo, come sempre.
    Da questo sito (www.accaddeoggi.it) risulta che sei nata lo stesso giorno (in anni diversi, chiaramente) di Mitterand e Hilary Clinton… e nel 1958 era il giorno dell’elezione di Papa Giovanni XXIII. Magari lo sapevi già, in ogni caso…tanti auguri!

  6. “Ma poiché un’infanzia infelice non si nega a nessuno, deve esserci un modo di superare questo problema di modelli inadeguati (nessun genitore, comunque, sarà mai all’altezza, chiaramente).”

    All’altezza di che?

  7. “Fargli spazio farlo abitare con noi nella preghiera, avere consuetudine con lui, dargli tempo respiro energie. Avere con lui un rapporto vivo.”

    Che vuol dire un rapporto vivo se uno non ci ha nessun rapporto?

  8. Bello sarebbe il navigatore dell’Anima….

    Segnale GPS direttamente collegato allo Spirito Santo, sulle strade che portano alla comune destinazione (il Cielo e la Vita Eterna), da Dio preparate perché le si percorra.

    Mappe continuamente aggiornate dalla Provvidenza, la soave voce di Gesù Cristo che ci indica le svolte e gli ostacoli (e quando sbagli percorso e cadi… tra 50 metri CONVERSIONE… tra 20 metri CONVERSIONE…)

    La Preghiera e i Sacramenti ne alimentano le “batterie” e la Comunione con i Fratelli per effettuare il “map sharing” (aggiornamento in tempo reale dei punti sensibili d’interesse).

    Ti piace questo navigatore Costanza? E’ il mio regalo di compleanno 🙂

    E per l’installazione? Puoi rivolgerti a Maria 😉

    Nostro compito regalarne uno a tutti quelli che girano a vuoto per ore spesso (molto spesso) senza neppure sapere dove stanno andando (sempre liberi di farne a meno).

  9. 61Angeloextralarge

    Bellissimo post! Smack! 😀
    Mi soffermo (e credo che mi soffermerò a lungo) su questa breve frase: “Mi chiedo: perché non capiamo di essere amati da Dio?”. Questa è una domanda piuttosto tosta. Perché NON CAPIAMO, ma possiamo aggiungerci anche NON VOGLIAMO CAPIRE, perché ci fa comodo non capire. Se riuscissimo a farlo, anche solo per una infinitesima parte, ci sentiremmo deboli, prigionieri, ingrati, miseri e miserabili, con il nostro modo di amare fragile ed incostante, di fronte ad un AMORE IMMENSO E GRATUITO. Che bello sarebbe se riuscissimo ad abbandonarci fiduciosi tra le braccia di Dio, come i bambini piccoli che attendono di succhiare il latte materno, e hanno fame, e non vedono l’ora di attaccarsi al seno. Quanto più grande è il seno materno di un Dio madre-padre che si fa piccolissimo per noi?

  10. Giusi

    E allora: Buon Compleanno! In questo post mi sono specchiata: anch’io odio il navigatore per il semplice motivo che già guido per opera e virtù dello Spirito Santo: se qualcuno mi parlasse continuamente farei sicuramente un incidente! Anch’io mi perdo spesso e uso la macchina come chiesa ambulante con incorporati i famosi Rosari in versione non omologata dalla CEI, anch’io subisco la tecnologia e vivo come un trauma ogni cambio di cellulare che si verifica giusto quando tracolla (fosse stato per me avrei ancora il primo sarchiapone!). Infine non so cosa sia un ipod (ma neanche uno smartphone!), avrei messo una bomba (di quelle finte maleodoranti) per disperdere le file notturne per accaparrarsi l’ultimo modello e dirò di più: non lo voglio neanche sapere! E’ vero: l’amore di Dio è una cosa meravigliosa che però ci fa sentire indegni: quando vedo che ci aiuta anche nelle piccole cose e nonostante i nostri difetti mi ritrovo a chiedere: ma perchè a me? E mi prende la paura.Mi dico: adesso mi manderà una disgrazia. Ma poi mi basta dire: Gesù confido in te e mi sento consolata.

  11. renzo

    Mi associo agli auguri (anche dalle Marche speriamo ke qualcuno ti inviti per poterci incontrare se no lo faremo noi!)
    AUGURI……

  12. Costanza questo articolo ti conviene ripubblicarlo un altro giorno… perché ha spunti interessanti in sé, ma è diventato la bacheca degli Auguri. 🙂

  13. Anna

    Che bel blog!
    vi vengo a trovare spesso e non scivo mai perchè non sono proprio capace!
    AUGURI anche da me!

    Il tuo primo libro l’ho regalato alle figlie e alle nuore e consigliato a mezzo mondo!

    Per prima cosa mi sono spesso chiesta che tipo di esperienza familiare avessero i bambini ai quali facevo catechismo, che padre, che madre e che fratelli … e poi come poter paragonare l’amore di Dio a quello nostro!
    Dio lo fa pochissime volte, una delle quali è quando dice che ci ama come una mamma che allatta … chi ha allattato lo sa bene! ti “tocca” ricordare tuo figlio: il latte preme per uscire e fa male! così non puoi dimenticarlo e si riaccende l’amore per lui. (penso alle mamme indaffarate e a quelle che “gli è toccato” come non solo ai tempi di Isaia)

    Allora chiesi a Dio Padre di aiutarmi a lasciar perdere questi paragoni sminuenti e darmi modo di annunciare il suo amore così com’è!
    Ho incontrato la catechesi del Buon Pastore. Il maesto interiore, Gesù stesso parla al cuore dei bambini (e dei catechisti) ti allego due link per capire cos’è questo metodo che da più di dieci anni in parrocchia ci aiuta a incontrare Dio che è l’unico Padre BUONO, Gesù unico fratello buono e Maria unica madre buona.
    http://www.gliscritti.it/blog/entry/339
    http://www.gliscritti.it/blog/entry/1036

    Poi penso che noi non accogliamo l’amore di Dio perchè oggi non lo conosciamo!
    Noi siamo privilegiati, in un certo senso, perchè fraquentiamo la Chiesa annunciante …
    MA ….
    se nessuno ce lo annuncia, come possiamo credere!
    se nessuno ce lo fa vedere, come possiamo desiderarlo?
    Se la Fede pensiamo di darcela da soli che fede è?
    Quello che dice sempre S. Paolo è che se non accettiamo di aver bisogno di aiuto per cambiare vita, in soldoni se non accettiamo di essere peccatori, separati da questo Amore, incapaci di amare in profondità anche chi ci è più vicino, se crediamo in fondo di essere brave persone, mai chiederemo a Dio con convinzione di “avere pietà di noi” come il cieco che ha urlato con tutta la forza quando, disperato, si è accorto che le voci lo stavano superando e Lui andava via senza averlo guarito. il cieco era convinto di essere cieco perchè un tempo ci vedeva e sapeva cosa aveva perso! Gesù era l’unico che poteva aiutarlo. Ecco penso che la nostalgia della strada giusta sia quella che ci porta a cercare … ma spesso oggi ci accontentiamo di paliativi perchè non siamo disposti a lasciare il mantello rattoppato per un castello celestiale!
    Grazie a Dio la Chiesa non si stanca mai di evangelizzare e di trovare strade nuove per raggiungerci, perchè alla fine noi crediamo di cercare ma è LUI CHE CI TROVA col miglior navigatore del mondo: LA CROCE DI GESU’ RISORTO DAI MORTI.

    La mia vita ha cambiato direzione quando il miglior navigatere del mondo, la mia CROCE, mi ha fatto capire che da sola non potevo farcela e mi sono accorta che Lui mi voleva dare 100000 doni e, potendo dire no, l’ho lasciato fare, senza mio merito ma per-dono, come Maria (paragone quasi irriverente) che non ha rifiutato lo Spirito Santo che le ha fatto dire SI. Ora sono io che piena di gratitudine per la mia vita riconciliata, il matrimonio salvato, i figli, i nipoti, i casini che faccio, la casa, ecc non mi stanco di annunciare che Dio ama gratis e penso che anche se le persone non si lasciano prendere completamente spesso si lasciano consolare da questo annuncio, anche quelle che si arrabbiano e mi disprezzano … ORA LO SANNO e lo ricorderanno nel momento del bisogno!
    Grazie a Dio che ci vuole salvare tutti!!! (vedi pecorella “ritovata” Matteo 18,12-14 Luca 15,3-7)

    Anna

  14. Franca 35

    Auguri Costanza, continua così che vai bene! Dio ti benedica con tutta la tua bella famiglia.
    Mercoledì scorso dopo un acquazzone è arrivato un bellissimo arcobaleno completo che è durato a lungo, poi il cielo è stato bellissimo fino a notte fonda con un Orione stupendo e altre migliaia di stelle, e il mattino di giovedì il sole è arrivato in una gloria di azzurro! . A me basta per sentire l’amore che Dio ha per noi e che ci regala a piene mani. Noi il navigatore ce lo abbiamo, ed è lo Spirito Santo che ci guida, sempre che noi lo ascoltiamo. E’ vero che la fede è un dono, ma se non lo accetto, resta un pacco chiuso e inutilizzato. “Non abbiate paura, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”. Se restiamo chiusi nel nostro orgoglio di “intelligenti che non ammettono niente e dubitano di tutto”, poi almeno cerchiamo di essere leali e non diamo la colpa a Dio se restiamo atei da strapazzo… Come diceva Pascal, “c’è abbastanza luce per credere quanto abbastanza buio per non credere”, a noi la scelta (visto che Dio ci ha lasciato la libertà di farlo). Preghiamo Maria che ci doni un gran pianto liberatorio, che ci fa cadere le scaglie dagli occhi e poi ci permette di “vedere”.
    Ringrazio tutti voi per le vostre riflessioni, e in modo speciale (permettetemelo) ringrazio Bariom che spesso “mi leva le parole di bocca”. Buona giornata a tutti.

  15. Io vorrei provare a rigirarti la domanda. chi di noi da figli può dire di non aver bisogno della preghiera per sanare le ferite procurate dall’umanità e l’imperfezione di cui tutti siamo affetti e che ci ha feriti tutti da bambini?

  16. “Quelli che non hanno conosciuto l’amore di Dio”… ecco, per me l'”X factor” è questo: sentirsi amati da Dio. E amarlo di rimando, consapevoli di essere stati amati per primi. Per la mia piccolo esperienza, questo è il fulcro di ogni conversione. Può anche andarci in fumo il cervello a forza di ragionare e pensare a Dio, ma ciò che ci cambia la vita è un incontro d’amore con una Persona: Gesù Cristo, figlio di Dio, anch’esso Dio. Poi, come giustamente sottolineato, e come ogni rapporto esige, tale relazione va coltivata (preghiera, sacramenti etc…). E il bello è che se veniamo meno, è Dio stesso che ci viene a cercare… Ieri ho terminato di leggere il recente libro di Francesco Vaiasuso “La mia possessione”… visto il titolo sembra impossibile, ma vi posso assicurare che ad un certo punto mi sono scese le lacrime di commozione, perché si evince chiaramente dall’esperienza (assolutamente tremenda) dell’autore che Dio ci ama più di quanto noi pensiamo, e che se anche sprofondiamo nel più profondo dei baratri, lui può tirarci fuori di lì e ridonarci la gioia. Ve lo consiglio caldamente. Prima però dovete terminare “Sposala e muori per lei”! 🙂 😉

    Auguroni Costanza! Un abbraccio!

  17. Roberto

    Grazie Costanza per quello che hai da poco scritto e auguri. Aprirsi, sforzarsi anche, a volte, di fare spazio a Lui, allenarsi a farlo. Abbiamo tutti bisogno di questo e a nessuno in nessuna situazione è impossibile farlo, “qualunque orrore ti porti alle spalle”, come scrivi tu.

    Poi, se è vero, che più guardi il buio, lo sporco che hai dentro, più vedi che tutto è grazia, è anche vero che non potresti guardare quell’atro, quel nero, se già non ci fosse un lumino che si è acceso (il buio esiste solo perché esiste la luce, non vedresti lo sporco senza la luce!) e che se alimentato inizia a fare ordine e pulizia. Lentamente, impercettibilmente, forse, ma nel tempo, senza arrendersi a tutte le fatiche e cadute, infallibilmente (se non smetti l’allenamento, s’intende). Siamo insomma costretti a essere lieti, siamo condannati alla felicità!

    Buona giornata e grazie ancora!

  18. Si Stefano d’accordo, c’è quell’ X factor, ma il problema grande rimane che l’Amore di Dio quando conduci una vita da “non credente”, non lo provi o quanto meno non lo identifichi come tale!

    Mi spiego, riandando alla mia vita da pagano… quando le cose andavano bene (a parte i merito che mi attribuivo) qualcuno forse mi amava. Il dio immanente, la fortuna, gli astri dell’oroscopo (?). Quando le cose andavano male, nessuno più mi amava!

    Che dio poteva amarmi? Quello della chiesa? Quello che ti riempiva la vita di pali e paletti? Quello dei preti e credenti ipocriti e farisei? (scrivo con i giudizi di allora, penso mi capirete…).

    Non è così semplice… penso che chi di noi ha sempre sentito parlare di Dio e del Suo Amore sin da bambino, faccia fatica (o più fatica) a comprendere la difficoltà.

    Nel mondo dell’Amore di Dio non si parla! Al punto che, a persone che conosco, è bastato un poster con la scritta a caratteri cubitali DIO TI AMA! per rimanere “folgorati sulla via di Damasco”…
    Per questo è fondamentale che noi ci facciamo prossimi agli altri e senza moralismi, giudizi, pre-giudizi o condanne diciamo loro, con tutto l’Amore e Carità che lo Spirito ci può ispirare: DIO TI AMA!

    Si ama proprio te, propri te, così come sei. Ti ama di una more che non puoi neppure immaginare. Non vuole nulla in cambio da te, è “gratis”!
    Se ha amato un disgraziato come me, vuoi che non ami te che sei migliore di me? (ma ci crediamo?).
    Vuoi una prova? A mandato un fesso come me a dirtelo… desidera tanto che tu sappia quanto ti ama, che oggi qui in questo esatto momento della tua vita, a mandato me. Come un Annuncio, come un Angelo, anche se di un Angelo non ho proprio nulla. Voui credere tu questo?

    Se parli agli uomini dell’Amore, con Amore e difficile che non ascoltino… non è importante che tutti si convertano. Cosa avviene nel loro cuore lo sa Dio e lasciamolo a Lui (che non abbiamo a montare in superbia).

    E’ come quando dici a qualcuno “Dio ti benedica” (quanto abbiamo perduto questo bell’augurio e saluto…), anche un pagano non la rifiuta una benedizione e in quel momento magari si sente un po’ più amato… appena un po’, ma QUANTO vale!

        1. A rigor di logica, anche chi non crede in nulla, “crede” qualcosa… 🙂 ma adesso mi fermo, se no diventa un giochino… 🙂 Approfitto per ringraziarti, la mia conversione è avvenuta in una modalità praticamente identica a quella che hai descritto, rileggere le tue parole è stato un po’ rivivere quel momento.

  19. Allora, secondo voi, quelli che arivassero alla fine della vita senza avere mai provato l’amore di Dio, o che altro che voi avete provato, sarebbe colpa loro che non l’avessero mai provato o sarebbe Dio che a loro non si è mai voluto rivelare in nessun modo (se non attraverso la sacra scrittura)? Dovrebbe allora bastare la sacra scrittura e se a uno non basta è lui colpevole? Dovrebbe provare un “sano” senso di colpa? O sarebbe tutta colpa del diavolo (belzebub)?

    1. Tu caro Alvise nella tua apparente libertà di pensiero sei un po’ bacato (in senso buono)… fai ricadere sempre tutto sotto una legge di buoni e di cattivi.

      Io ho parlato di COLPE?! Ho parlato di colpevoli?

      Questo mi fa pensare ad una cosa sola: ognuno parla della pienezza del cuore (del suo cuore)… che c’è nel tuo cuore Alvise che PIU’ di quello che accusi noi di fare, accusi sempre e sempre vuoi tracciare una riga al di qua e al di là.

      1. Per cui ovviamente non rispondo affatto alla tua domanda perché per me parte da un assunto che non esiste.

        Per te esiste? E’ un problema tuo.

        Cmq Alvise non ti preoccupare… DIO TI AMA!

    2. Giusi

      Intanto Dio ti ama anche se dici di non aver mai provato l’amore di Dio, ti ama lo stesso: ti ama gratis pure se non lo ricambi e se non te ne rendi conto. Dio è andato oltre le Sacre Scritture: si è rivelato a tutti con la Vita, Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo: che doveva fare di più? Hai mai letto la trilogia di Messori? Mi riferisco a: Ipotesi su Gesù, Patì sotto Ponzio Pilato e Dicono che è risorto. E’ uno che ricerca puntigliosamente le fonti. Visto che tendi a spaccare il capello in quattro, potrebbe giovarti. Per quanto riguarda Satana è in azione sempre e nei confronti di tutti perlomeno a livello di tentazione. Non è che chi ha la fede ne sia esente anzi i più grandi santi, per permissione divina, sono stati tormentati dal diavolo. Ma non ha il potere di annientare la nostra volontà. Comunque chi crede non è “voi” e chi non crede non è “noi”, non c’è questa distinzione agli occhi di Dio. Alla fine saremo tutti giudicati sull’amore. Può anche darsi che un ateo, che si è sempre comportato bene, vada in Paradiso e un credente, che magari ha peccato di superbia, ritenendosi migliore degli altri, vada all’Inferno. “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie”. E ancora: “i pubblicani e le prostitute vi passeranno avanti nel Regno dei Cieli”.

  20. vale

    auguri al gen. cosm.
    invece di farti fare dei regali per il genetliaco, fai te un regalo ad Alvise: un navigatore che gli dica da dove viene e dove va. poiché non credendo alla resurrezione non crede in Gesù come ” della stessa sostanza del Padre…” e « Come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede […]. Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti » (1 Cor 15,12-14.20).
    quindi, Alvise, in che crede, se crede in qlcosa?
    sarà mica un cinico, un sofista, od un cinico sofista?

  21. Carlo M

    Ciao, grazie per questo blog, leggo spesso i tuoi post, sono molto interessanti e un aiuto per me.
    Auguri di buon compleanno!

    “Il compleanno è il giorno in cui fisicamente si sente l’amore di Dio che ci ha fatti, potendoci non fare” (L.Giussani).

    Carlo

      1. Alessandro

        “Immagina se tu non fossi nato, quale meravigliosa cosa di meno ci sarebbe al mondo?
        Una meravigliosa cosa che c’è perché è tutta un dono. Il compleanno è il giorno in cui fisicamente si sente l’amore di Dio che ci ha fatti, potendoci non fare: prior dilexit nos, ci si sente fatti, con stupore”

      1. Alessandro

        Sabato 7 ottobre ricorre la festa della Madonna del Rosario, una festività istituita da San Pio V in ricordo della vittoria riportata dalla flotta della Lega Santa il 7 ottobre 1571 a Lepanto sui Turchi.

        La storia narra che San Pio V ebbe la visione della vittoria, si inginocchiò per ringraziare il cielo e ordinò per il 7 ottobre di ogni anno una festa in onore della Vergine delle Vittorie (inizialmente detta di S. Maria della Vittoria), titolo cambiato poi da Gregorio XIII in quello di Madonna del Rosario.

        La celebrazione venne estesa nel 1716 alla Chiesa universale, e fissata definitivamente al 7 ottobre da S. Pio X nel 1913.

        http://www.totustuus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1630

  22. Sara

    Auguri, carissima Costanza! Anche se è il tuo compleanno, con questo ovviamente bellissimo post il regalo ce lo hai fatto tu! Grazie, come sempre!
    Un abbraccio in Cristo Gesù,
    Sara

  23. angelina

    “Il primo fatto intorno alla celebrazione di un compleanno è che è un modo ardito e fiammeggiante per affermare che è una buona cosa essere vivi”. GKC

    Buon compleanno Costanza cara. E grazie perché ci fai sorridere e, con le tue ‘questioncine da niente’, ci ricordi che vivere è davvero una cosa buona.

    1. Nicoletta

      Tanti auguri anche da parte mia Costanza! Avrei voluto incontrarti di nuovo a Perugia domenica scorsa, dopo la bella giornata del 29 settembre, ma purtroppo ero bloccata a casa con l’influenza!!! Va be’ ricordati che a Gubbio il 7 dicembre si accende l’albero di Natale più grande del mondo!!!! Ti abbraccio forte!!

  24. eli

    Poichè non mi è stata risparmiata un’infanzia più che infelice, non mi è stata risparmiata un’adolescenza e un’adultità in cui ho fatto quella fatica bestiale che tu dici, senza, a dire il vero, ricevere quella Grazia, continuo a pensare: io sono qui a desiderare di essere presa da Cristo, ma rimane impossibile che Lui mi voglia!
    Nessun cristiano che ho incontrato ha capito profondamente, provando ad immedesimarsi, cosa voglia dire avere genitori non degni. Ho come l’impressione che si possa essere cristiani solo se non scandalizzati…

    1. Giusi

      Non è così. Secondo te tutti i cristiani hanno avuto una vita felice? Un’infanzia felice? Sapessi quante persone ci sono che hanno trovato conforto in Cristo e anzi ci sono arrivate proprio per il loro immenso dolore, per i loro terribili drammi. Posso darti un consiglio? Non rimanere concentrata su te stessa, su quello che hai passato. Ti fai solo del male. Ci sono cose che non si superano, è inutile arrovellarsi, si possono solo mettere in un posto e guardarle, dire: ok a me è successo questo, a un’altra persona sarà successo dell’altro. E, fallo almeno per egoismo, perdona! E’ una liberazione! Dopo stai meglio. Perdona e prega per chi ti ha fatto del male. Non è facile lo so, l’ho fatto anch’io e ho fatto fatica. Ma non c’è un’altra via. Perdona, prega ed apriti al dolore degli altri, aiuta gli altri, è terapeutico, dopo stai meglio anche tu e soprattutto ti rendi conto che quello che hai passato è sì terribile ma che la Croce tocca a tutti e può essere un’occasione. L’occasione di portarla con Lui, solo così ha un senso. Sono quelli che hanno scandalizzato che devono aver paura: “è meglio che vengano gettati in mare con una pietra al collo”, non tu! Non è stata colpa tua! Tu sei la prediletta del Signore! Un abbraccio.

    2. Eli, parlando come chi sa solo il poco che hai detto della tua esperienza e senza permettermi di sminuire il tuo dolore e la tua sofferenza, ma parlando anche come chi ha avuto la Grazie di vedere i percorsi di persone che sono partite da situazioni umanamente terribili, posso dirti questo: NON ESISTE persona, che per di più desideri “essere presa” da Cristo, che Cristo possa rifiutare!

      Noi soli, nella nostra tremenda libertà, possiamo rifiutare Lui. Non c’è nulla nella tua vita che può renderti indegna di Cristo. Lui si è “fatto peccato in nostro favore”, Lui è salito in croce per prendere su di Sé tutti i nostri peccati, basta che noi a Lui li consegnamo.

      Ai tuoi genitori, per indegni che siano stati, Dio a concesso il dono della tua nascita e la tua nascita non è né un caso, né uno sbaglio. Sei nata per INCONTRARLO, conoscerlo, amarlo ed esserne amata.

      Nessuno può capire profondamente ciò che provi se non Lui solo o chi ha avuto un’esperienza come la tua. E’ così. Come io potrei parlare a te di malattia e di morte e forse non capiresti.

      Coraggio abbi fiducia. DIO TI AMA!

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