Ognissanti vs Halloween?

Cercavamo le parole per parlare di Hallowen ma non ci venivano; poi abbiamo scoperto perchè:le aveva prese tutte Claudia Mancini, compresi i punti, comprese le virgole. Quindi il minimo che potessimo fare è  riproporre il suo articolo pubblicato ieri su LAPORZIONE.it

di Claudia Mancini  LaPorzione.it

Noi cristiani, a volte, ci lasciamo scivolare addosso questioni fondamentali per la nostra fede, o restiamo indifferenti davanti a provvedimenti profondamente offensivi­ – vedi l’ultima sentenza della Corte di Cassazione che ha sdoganato la bestemmia in TV – per poi lasciarci letteralmente risucchiare da questioni, al confronto, assolutamente secondarie. Mi riferisco a quel pullulare su web e social network, in questi ultimi giorni, di link ed iniziative “Halloween sì-Halloween no”: una semplice querelle che – in pochi giorni – ha assunto proporzioni tali da sembrare una vera battaglia ideologica che, come tutte le altre, non è mai foriera di verità.

La questione “Halloween sì-Halloween no”, a mio parere, è una di quelle questioni che andrebbe affrontata riscoprendo una preziosa qualità – purtroppo – diffusamente atrofizzata: il buon senso, direi, per non scomodare una facoltà più articolata quale il senso comune.

Mi spiego. Credo che il buon senso, se debitamente esercitato, basterebbe per capire che – se la festa di Halloween è una semplice festa commerciale – non dovrebbe impegnare le nostre facoltà intellettive, più di San Valentino o del Carnevale, per decidere quanta considerazione meriti; allo stesso tempo, se la festa di Halloween è – secondo alcuni – l’anticamera per feste sataniche o veri esercizi di stregoneria, le stesse zucche vuote dedite a tali pratiche ­– ­molto probabilmente­ – le compirebbero anche se, in queste ore, nelle vetrine non ci fossero esposte zucche finte. Il buon senso, soprattutto, dovrebbe suggerirci che se i cristiani non celebrano la festa di Ognissanti come dovrebbero, e non rendono memoria ai loro morti come meriterebbero, la colpa non è certo di Halloween. Sempre il buon senso, poi, indurrebbe a chiedere ai genitori – che quest’anno sentono di più la minaccia di Halloween, per la forza con la quale evocherebbe simboli di morte e paura – quanto ugualmente vigilino sulle letture o i film che guardano i propri figli.

Vogliamo credere, forse, che tutti i figli dei buon cristiani non leggano Harry Potter o non siano andati al cinema a vedere tutti i film della serie, accompagnati dai genitori? E la befana, a questo punto, non è una strega? E i bambini cristiani, la notte di Natale, non aspettano anche i “doni portati da Gesù Bambino”?

Il buon senso, sostanzialmente, porterebbe a pensare che un bambino e un adulto, se conoscono il valore ed il significato della festa di Ognissanti e della Commemorazione dei morti, possono benissimo partecipare ad una festa giocosa che non ha altro valore se non quello della aggregazione e del rito della festa, necessario di per sé all’uomo. Ugualmente, un bambino o un adulto che partecipino ad Halloween – senza conoscere il significato della festa di Ognissanti e della Commemorazione dei morti – sono un bambino ed un adulto che sfortunatamente non vivono la dimensione del sacro e della fede cristiana, ma non è detto che, per questo, inevitabilmente cadranno in sette sataniche o compiranno riti pagani.

In sintesi, il buon senso ci dice che la festa di Halloween non può e non deve assolutamente acquisire un valore alternativo, tantomeno sostitutivo, alla festa di Ognissanti e alla Commemorazione dei morti perchè è, e deve restare, una festa commerciale, pericolosa tanto quanto le altre feste commerciali. Ma è vero anche il contrario e, cioè, che la festa di Ognissanti e la Commemorazione dei morti non devono diventare un valore e un patrimonio della fede e della tradizione cristiana, rivalutandole come alternativa o “contrappunto” alla festa di Halloween; così facendo, infatti, resterà invariato il senso di Halloween, e si finirà per svilire quello della festa di Ognissanti e della Commemorazione dei morti che hanno un valore in sé e per sé.

Se una delle grandi sfide del Magistero della Chiesa, e soprattutto del pontificato di Benedetto XVI, è proprio il dialogo con il mondo dei non credenti e dei neopagani del terzo millennio, non facciamo perfino di Halloween un’occasione per lanciare invettive e suscitare polemiche con gli stessi: impariamo ad affermare la nostra identità cristiana in maniera forte e senza compromessi, non per “contrappunto”– demonizzando quanti credono in altro – ma facendo risuonare la “musica” propria della nostra fede. Andiamo a Messa il giorno di Ognissanti e commemoriamo i nostri morti come se partecipassimo ad una festa, la festa con cui celebriamo chi ha saputo vivere il Vangelo e chi già vive nella luce del Padre e del Figlio che ha vinto la morte. E le zucche rimarranno zucche.

159 pensieri su “Ognissanti vs Halloween?

  1. Halloween viene cavalcata in chiava anticristiana da alcune sette che hanno approfittato dell’alone magico della festa per introdurre alcuni elementi new age o esoterici. Dando vita ad una celebrazione tra il carnevalesco e l’esoterico, si è realizzata la parodia del cristianesimo. Per dirla tutta, si tratta di un meccanismo di sostituzione del cristianesimo con delle sue parodie». Non stupisce, in effetti, se si pensa che qualcosa di simile è accaduto sotto i nostri occhi da anni. «Il Natale, per sempre più persone, non è più la nascita di Cristo, ma la festa di Babbo Natale. In Inghilterra, addirittura, augurare il Buon Natale, è diventata cosa disdicevole. Negli auguri ufficiali, nella cartoline, nella mail, nella vetrine dei negozi, si scrive “Season’s greetings”, auguri di stagione». C’è un clima generale e una diffusa cultura postmoderna che vuole disfarsi di ogni retaggio del cristianesimo e si impegna in queste operazioni..e dato che noi Cristiani continuiamo a sdrammatizzare il tutto..non dovremmo certo poi lamentarci..se anche in Italia diventerà cosa “disdicevole” ricordare la festa dei Santi. Mario

    1. Adriano

      Anche Ognissanti è stata introdotta come “parodia” di una festa celtica precedente…

      1. Angela

        Tutti i Santi, o Ognisanti, si festeggia ormai da circa mille anni, grazie ai monaci benedettini di Cluny che hanno diffuso questa Festività. Ma era già nella tradizione popolare. Che poi sia nata da una festa celtica mi sta bene: probabilmente qualcuno “ispirato” ha pensato bene di cambiare la festa celtica in qualcosa di più positivo.
        Anche il Natale si festeggia il 25 dicembre che in origine era il giorno della festa pagana del dio Sole: quale sole volevano festeggiare i cristiani a quei tempi? Il dio pianetà o il Dio della Vita?

    1. admin

      questo commento di scriteriato non si riferisce e non si sarebbe potuto riferire a quanto scritto da Mario perchè quando Scriteriato ha postato il commento quello di Mario non era ancora visibile perchè è stato approvato (trattandosi di un nuovo commentatore) più tardi.

      1. A parte questo ;-), mi riferivo più semplicemente al fatto che l’anno scorso avevo pensato alle ‘munizioni’ per la fatidica domanda all’ultimo momento, rimediando con i ferrero rocher, ed erano passati battaglioni di bambini. Quest’anno m’ero organizzato per tempo, acquistando dei cioccolatini della Lindt specifici, con la carta stagnola disegnata apposta per Halloween, e sono passati pochissimi bambini. Donde il porca Svizzera, che qui, trattandosi di cioccolato, è doppiamente appropriato!! 🙂

      2. Perché “idiota”?
        A me mi sembra un commento come un altro, né più né meno.
        Ecco un esempio più esemplare della legge di Murphy (della quale non sopporto lo spirito alla Schultz):
        « La probabilità che una fetta di pane imburrata cada dalla parte del burro verso il basso su un tappeto nuovo è proporzionale al valore di quel tappeto. »

      3. Fk

        Non mi riferivo a Mario ma ad Adriano… il quale però, controllando l’orario, l’ha scritto dopo… quindi, alla fine, il commento idiota è il mio! Rimane però il post intelligente… per fortuna…

        Scriteriato: se ti sono avanzati i cioccolatini lindt me li puoi spedire che mi piacciono un sacco?

    1. scusa Salvatore ho visto su FB che hai scritto che prima non eri credente e che festeggiavi Halloween e non Ognissanti, ma questo non credo ti abbia portato automaticamente a partecipare a riti satanici.

      1. Ciao Paul, in realtà ho già risposto a questa replica.

        Il problema non è “che IO partecipi a riti satanici” o “perdere la MIA fede” o etc etc, dove sono sempre io il centro del tutto
        (è anche poco caritatevole come ragionamento).

        Se ragionassimo e agissimo così non andremmo molto lontani.

        Faccio un esempio semplice:

        Tra il XII e il XIV secolo, in Europa, si diffuse una ideologia ereticale detta catarismo.

        San Francesco e San Domenico si allearono per combattere ed estirpare questa eresia

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        Ora, partendo da questo presupposto e sapendo che non stiamo parlando di eresia, se dovessi raggionare in
        “tanto io non partecipo a riti satanici e tanto la mia fede non ne risente” allora non mi spiego perchè due persone come
        San Francesco e San Domenico si sono sentiti in dovere di combattere il catarismo (e non solo quello)…

        Sono sicuro che la loro fede non ne avrebbe risentito, anche se l’eresia si fosse diffusa in tutta Europa e fosse durata più di quello che è durata.

        Ecco questo è un esempio di due santi (di cui tutti conoscono e stimano la santità) che, ad un torto dell’epoca, non stavano a guardare.

        Halloween forma dei bambini a vedere la morte come la notte delle streghe, folletti, roba celtica varia e tutto ciò che è magia (tra parentesi a me piace
        la mitologia celtica e germanica in generale ma so che è mitologia), mentre gli adulti sono e continuano ad essere zucche vuote le quali,
        invece di domandarsi il vero significato della morte, ritornano a celebrare riti normannici dei primi secoli di storia.

        D’altronde se Papa Gregorio IV decise di instaurare la celebrazione di “tutti i Santi” e Odilo de Cluny decise di spostarla al primo di novembre, un motivo ci sarà
        (e anche lì credo che non sia per paura delle loro fede).

        Oggi IMHO la situazione sociale è peggio del 840.

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        Tornando a bomba sul discorso satanismo, come dicevo alla dolce Claudia, il problema è che noi tutti siamo collegati.
        Quando qualcuno pecca il suo peccato, non solo è causa della sua tristezza/distacco da Dio, ma crea anche conseguenze alla comunità (famosi al riguardo sono i passi
        di san Paolo; es: 1Timoteo 1:20, 1Corinzi 5) e la comunità (ekklesia) deve reagire di conseguenza.

        Oggi siamo in una situazione dove, tolto il papa e pochissimi altri, non solo si pecca (e fin quì sarebbe anche la “normalità”) ma non si riconosce il peccato!
        Il non riconoscere il peccato è l’unico peccato che non potrà mai essere perdonato.

        Siamo in una situazione tragica, dove “il cornuto omicida e bugiardo da sempre” ha potere, su tantissimi cuori, in maniera spropositata e, più i suoi
        figli (i figli delle tenebre… ricordiamoci che ci sono anche quelli. Il vangelo insegna) si prodigano a far passare il suo antivangelo in tutte le sfere
        sociali, e più conquistano terreno.

        Collegandomi a Sant’Ignazio di Loyola, io voglio far parte dell’esercito di Cristo e so che c’è ed è normale che ci sia uno scontro contro l’altro esercito
        quello dell’anticristo che vuole tutte le anime e le vuole per portarle all’inferno.

        In Halloween vedo uno dei tanti mezzi per plasmare le menti giovani all’ideologia dell’esercito del falsario, quindi io lo combatto a costo di
        passare per stupido perchè “è solamente una festa del consumismo”.
        per stupido perchè “è solamente una festa del consumismo”.

          1. Adriano

            paulbratter: “scusa ma penso che satana sia ben più subdolo e si nasconda anche meglio.”

            Mi trovo d’accordo.

            1. @ Adriano
              wow questo sì che è un giorno di festa!!! 😉

              PS Adriano il tuo “transitare” in questo blog ormai da mesi mi sta convincendo del fatto che sei (anche tu) sinceramente alla ricerca di qualcosa (o risposte come dici tu).

  2. Adriano

    Già, il buon senso di non vivere sulla contrapposizione permanente e di non vedere il male in tutto quello che non è marchiato “cattolico dop”.
    Buon Ognisanti, Halloween, Valpurga, anniversario della nascita del Baha’h’ullah e buon eld al adha a tutti, quindi!

  3. grazie Claudia.
    Ieri pomeriggio sono andata in giro per le strade della città insieme alle mie bimbe, ad un’altra decina di streghette, in compagnia di quattro mamme, a suonare ai campanelli (noi mamme nascoste) dicendo “dolcetto o scherzetto?”.
    Devo confessare che ho evitato di scriverlo sulla pagina di fb per non “scandalizzare” i miei tanti amici che stanno facendo in questi giorni una battaglia esplicita a questa festa. Festa che è tutta commerciale e come tale l’ho spiegata ieri alle due streghette che mi chiedevano perchè oggi non si va a scuola e loro hanno ben capito che non è grazie alla festa delle zucche che a scuola si ritorna giovedì.

    1. a proposito di tradizioni italiane. Mi spiegate che senso ha apparecchiare la tavola per i morti la notte tra l’1 e il 2? L’ho sempre trovato un rito pagano e mi si intorcica lo stomaco tutti gli anni quando mia suocera pretende di avere a casa sua i miei figli per farglielo fare. Poi pian piano ho capito che non ha senso fare una battaglia sulla tavola imbandita, purchè si spieghi chiaramente ai bambini che non è così che si aiutano i nostri defunti ad andare in paradiso. I bambini capiscono, anche più di noi, Basta perderci un po’ di tempo a spiegare.
      Si può perdere il contatto con il senso del sacro anche senza tradire la nostra tradizione. Si può trovare il modo di trovare Dio anche spiegando il valore dell’amicizia a delle bambine vestite da streghette che sgomitano per avere le caramelle. Ogni occasione è buona per essere migliori o peggiori. Non dipende dai santini o dalle zucche. Ma da quello che ci muove e che abbiamo nel cuore.

      1. Certo che è un rito pagano! O meglio una sua sopravvivenza all’interno del cristianesimo, ma anziché combatterlo bisognerebbe cercare di battezzarlo, cioè di leggerci il positivo (due tracce: la comunione dei santi e il banchetto eucaristico che ci unisce), altrimenti succederà come è già successo: se togli alla gente la festa la gente se la prende da sola. Il paganesimo che negli anni 80 abbiamo cercato di espellere di forza dalla porta in un impeto di razionalizzazione è rientrato dalla finestra ed ora sarà assai più difficile da scacciare.

        1. Claudia Mancini

          Condivido!! Il mito deve essere demitizzato non demonizzato. Questa “riscossa cristiana” cavalcata sulle zucche, paradossalmente, potremmo definirla una demonizzazione del demonio: insomma 2 volte demonio!!!

      2. Angela

        Purtroppo la nostra tradizione “cristiana” ha molte pratiche superstiziose, fino ad arrivare al massimo della contraddizione, cioé mischiare quotidianamente il sacro con il profano. Es.: c’è tanta gente che va a Messa anche tutti i giorni, ma quandoarriva un problema più pesante degli altri, si rivolge al mago.

  4. Fk

    E’ bello appartenere alla Chiesa… nonostante tutto!
    Buona festa di Tutti i Santi!!!

    ps
    Ciao Fefral!

  5. giovanni dm

    Finalmente un po’ di buonsenso da parte cristiana su questo tema: grazie! Certi toni da crociata che si sentono in giro, secondo me, finiscono per dare maggior dignità e peso a un avversario che non li merita, sbagliando bersaglio e creando un obiettivo inutile, con coinseguente dispersione inutile di energie.
    Un po’ come quei cattolici che, in beata ignorante buona fede (che è un’aggravante!), attaccano Harry Potter senza averlo letto…

    1. Adoro HP!!! Tra l’altro il finale è non solo assolutamente cristiano, ma perfino teologico direi (la vittoria attraverso la croce, la morte e resurrezione, l’amore che vince ogni cosa…) sto seriamente pensando di scrivere una “Teologia di Harry Potter” 😉

      1. Lettere di Joseph Ratzinger (allora cardinale) che condannano Harry Potter

        Al Papa non piace Harry Potter. O meglio, egli considera i libri dell’autrice inglese J. K. Rowling colpevoli di distorcere i valori dei giovani cristiani. Era ancora cardinale quando Joseph Ratzinger nel marzo 2003 si congratulava con Gabriele Kuby, critica letteraria sua compatriota, per aver scritto il saggio Harry Potter, bene o male?.

        La Kuby nel suo libro afferma che Harry Potter «corrompe il cuore dei giovani, impedendo loro di sviluppare il giusto senso del bene e del male, e quindi di nuocere al loro rapporto con Dio quando questo rapporto è ancora nella fase iniziale».

        Nello scambio epistolare, Ratzinger invitava la scrittrice tedesca a inviare una copia del suo saggio a don Peter Fleetwood, ecclesiastico del Vaticano che si era invece mostrato benevolo nei confronti del giovane maghetto, riconoscendogli il merito di spiegare ai ragazzini l’esistenza del conflitto bene-male.

        Seguono le due lettere dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, tradotte dal sito d’informazione canadese LifeSiteNews.com, che le ha rese pubbliche.

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        Cardinale Joseph Ratzinger
        Città del Vaticano
        7 marzo, 2003

        Stimata e cara Sig.ra Kuby!

        Grazie molte per la Sua gentile lettera del 20 febbraio e per il libro informativo che mi ha inviato con la stessa. È un bene che Lei illumini la gente su Harry Potter, perché le sue sono sottili seduzioni, la cui azione è inconscia e per questo profonda nel distorcere la cristianità nell’anima, prima che questa possa crescere propriamente.
        Vorrei suggerirLe di scrivere direttamente al sig. Peter Fleedwood (Consiglio Pontificio della Cultura, piazza S. Calisto 16, 100153 Roma) e inviargli il Suo libro.

        Sinceri saluti e benedizioni,
        + Cardinale Joseph Ratzinger

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        Cardinale Joseph Ratzinger
        Città del Vaticano
        27 maggio 2003

        Stimata e cara sig.ra Kuby,

        Per qualche motivo le Sue lettere sono rimaste sepolte sotto una pila di posta dell’onomastico, del compleanno e di Pasqua. Finalmente qualcuno se ne è curato, e così posso darLe il permesso di riferire dei miei giudizi su Harry Potter.

        Sinceri saluti e benedizioni,

        + Cardinale Joseph Ratzinger

        1. giovanni dm

          Ho stima immensa per il card. Ratzinger, ora Papa Benedetto. Ma, anche senza queste lettere (con alcuni giudizi “estirpatigli” dalla giornalista/studiosa), non dubitavo che HP non fosse nelle sue corde.
          Potrebbe anche aver sbagliato giudizio, non avendo letto i libri, no?
          Si può dire: “Nessuno è perfetto”? 🙂

            1. non è detto che il parere sia stato espresso da Ratzinger. Leggevo in giro che sarebbe venuto fuori che le risposte alla Kuby (peraltro generiche) possono essere state scritte da un collaboratore di Ratzinger. Non mi sembra molto credibile che il papa (pur essendo allora ancora “solo” cardinale) abbia letto le storie del maghetto.
              Piuttosto dalla stampa “cattolica” che ho un po’ sbirciato ho letto soprattutto critiche positive sulla saga. Il mondo magico che viene rappresentato è chiaramente fantastico. Non siamo neanche minimamente al livello di tolkien e neppure di lewis (che considero parecchi gradini sotto tolkien). Parliamo di libri per ragazzi in cui sono rappresentati dei bei valori umani. Non sono dei capolavori della letteratura, sono diventati un fenomeno un po’ troppo commerciale. Ma gli spunti positivi che vengono fuori dalla lettura di questi libri non si trovano facilmente nella letteratura per ragazzi.
              Voi li avete letti? Cos’è che vi lascia così negativi?

            2. fefral: io ho tutti i libri di tolkien… la prima volta che lessi il SdA avevo 18 anni… poi ho letto il silmarilion, l’hobbit, racconti perduti, ritrovati, in inglese SdA, ho l’atlante della terra di mezzo e ho letto qualcosa sugli alfabeti…
              Lewis stessa cosa (anch’io quando seppi che erano amici), HP ho tutti i libri.

              Fatta la lista delle ovvietà 😀

              A me HP non sgomenta e neanche a mio padre, il quale ha una forbicie più ampia della mia perchè ha ancora una figlia di 14 e una di 18 anni.
              HP si capisce subito che si vive in un mondo fantasy come SdA si capisce subito che è mitologia (basta leggere un pochino il Silmarilion per capirlo meglio)!

              Certo in HP non c’è traccia di Dio… questo un pò infastidisce.
              A differenza de SdA dove esiste Iluvatar che crea tutto ed è lui che segue la storia (anche se in SdA non se ne parla).

              Del parere del Santo Padre, quando era ancora un cardinale, avevo già sentito ma letto mai nulla.

              Come dici tu il parere lo da Kuby non il cardinale.

              Quindi qualsiasi sia la tesi portata da Frate Leone a me sembra una ….. cavolata.

              Forse Frate Leone prima di criticare il papa dovrebbe cambiare nome 😀 (è una battuta… prima che qualcuno si offende!!!)

        2. Non ho criticato minimamente il Papa, ma ho solo riportato quello che scrisse il card. Ratzinger all’epoca, peraltro cosa mai smentita.
          Poi ognuno trae le sue conclusioni,ma non mi far dire quello che non ho mai detto nè pensato.
          Grazie

  6. Sono morti due miei cari amici, marito e moglie, insieme, si può dire, da sempre,che si amavano, persone dolcissime, generose, buone.
    Lei è morta di un tumore e lui letteralmente di crepacuore pochi giorni dopo.
    Me lo ha detto il figlio, che ha anche lui due bambini piccoli, orgoglioso del suo babbo e della sua mamma che lo hanno cresciuto con amore e con intelligenza. Nessuno di loro, genitori e figlio, credenti in nulla di sovrannaturale, solo nella vita in se stessa.
    Novembre, antichissima festa dei morti, quando le ombre dell’autunno, cupe, si allungano verso l’inverno.

  7. Karin

    Il nostro buon senso spesso si adegua alle circostanze e al modo di pensare della gente che ci circonda.
    Dopo alcune discussioni ho riflettuto sul senso di questo Halloween nei nostri giorni che non sono gli stessi di anni fa. Se in Europa avessimo festeggiato Halloween da sempre, la discussione sia qui sia altrove non avrebbe avuto alcun senso.
    I figli di cattolici credenti e praticanti possono buttarsi su questa festa come su altre in allegra compagnia dei amici senza perdere per questo il senso del sacro della vera festa cattolica, almeno credo che sia così.
    Tuttavia, pur non essendo moralista né una cattolica arrabbiata, frustrata e col muso lungo, credo che i cattolici hanno un compito primario e ben preciso: quello del apostolato, della testimonianza di Cristo.
    Forse è sfuggito che Halloween ormai ha perso quota, vola più basso degli anni scorsi quando ancora si trattava di novità. E forse in quella parola “novità” sta tutto il suo successo. Una cosa in più da festeggiare in questo mondo triste e grigio.
    Nonostante i tanti anni passati nei quali in America si festeggia Halloween, questa festa non ha riportato alla fede ma anzì l’ha allontanata a quanto sembra, se perfino dei sacerdoti la festeggiano durante la S. Messa.
    Per me è semplicemente una sforzatura tirare per i cappelli le ragioni di una festa con origini cattolici, almeno così sembra, se questa festa a noi è del tutto estranea.
    Perché il buon senso rimanga prettamente cristiano, credo che per i ragazzi siano molto più incoraggianti le parole che Giovanni Paolo II ha rivolto alla gioventù: “Voi siete il sale della terra… voi siete la luce del mondo”. Questa luce dura più che una notte all’interno di una zucca.
    Credo che qui in Europa le feste non manchino, e neanche la fantasia per inventarle delle nuove.
    Il buon senso per me sta li.

  8. Io che sono “abbastanza” vecchio mi ricordo che da bambini piccino, nella ancora medievale campagna del profondo Chianti, alla fine dell’estate, si usciva fuori la notte con le zucche colle candele dentro. Si aveva, credo, tutti, addosso il senso di fare qualcosa di misterioso e di magico e per i bambini un po’ pauroso.
    Si sapeva che era qualcosa di immensamente profondo che affondava le radici nella notte dei tempi e dei popoli primitivi cui ancora si sentiva (inconsciamente?) di appartenere. Ora, non più. Incantesimo spezzato!!! O forse sono io che sono vecchio e per i bambini invece c’è ancora quella magia?

  9. Angela

    “se la festa di Halloween è – secondo alcuni – l’anticamera per feste sataniche o veri esercizi di stregoneria, le stesse zucche vuote dedite a tali pratiche ­– ­molto probabilmente­ – le compirebbero anche se, in queste ore, nelle vetrine non ci fossero esposte zucche finte”: sono d’accordo sul fatto che le zucche vuote dediche a tali pratiche le compirebbero (e le compiono) anche senza Halloween. Rientro nella categoria dei “secondo alcuni”, ma non per partito preso, bensì conoscenza personale di alcuni giovani che hanno vissuto esperienze molto pesanti proprio in alcuni locali dove operatori dell’occulto hanno approfittato del clima festaiolo per attirarli.
    Per i bambini è un gioco, per gli adulti, spesso, è sfogo, disinibizione, etc.
    Non so dalle parti vostre come funziona ma vi garantisco che dalle mie non è facile: non ci si limita al “dolcetto o scherzetto” ma si rompono cancelli, vetri, si incendia la cassetta della posta, etc. Nella rata del mio condominio da qualche anno c’è un aumento nelle spese del mese di novembre: riparare cose rotte, ridipingere sopra le scritte, rimettere a posto il giardino, etc.
    E’ bello fare festa, ma il rispetto ci deve essere!

  10. Angela

    Vorrei condividere questo articolo:

    Dalla festa di Halloween alla trappola dei satanisti

    È giovane, tanto giovane: «Negli ultimi tempi – ricorda, sottovoce, gli occhi timidamente feriti – mi ero ritrovato a vagare per la strada senza più ricordarmi chi ero, da dove venivo e che cosa stavo facendo lì. Ho subìto sesso, droga e violenze, che però non vorrei raccontare». Leonardo (nome di fantasia, ndr) è nato in una cittadina del Nord e deve compiere ancora vent’anni.
    I satanisti gli avevano sbranato il corpo e l’anima, dopo che era stato ingoiato dal buco nero sul quale s’era voluto affacciare la notte di Halloween.
    «L’anno scorso stavamo parlando con gli amici di cosa fare la sera del 31 ottobre e pensavamo alla discoteca. Poi, fuori dalla scuola, ho visto una locandina per una festa di Halloween vietata a minori di sedici anni e un corso gratuito per diventare “cacciatori di streghe”. La grafica era molto accattivante…».
    Alle undici della sera del 31 ottobre 2008 Leonardo raggiunse il locale indicato su quel manifesto. Un posto seducente e «suggestivo – ricorda Leonardo –, perfetto per Halloween. Eravamo tutti mascherati e la musica era veramente bella». Le scenografie erano quelle caratteristiche per questa nottata: «Dal soffitto, oltre alle zucche, penzolavano manichini di impiccati e pipistrelli insanguinati. Le poltrone avevano disegnati scheletri. Alle pareti si vedevano quadri con immagini di serial killer, mi ricordo quella di Charles Manson (che negli Usa ebbe come soprannome “mister Satan”, ndr)».
    Tuttavia, al di là dei pupazzi e dei quadri più o meno macabri, il “meglio” era altro: «C’era possibilità di trasgredire in vari modi – va avanti Leonardo – sia per le diverse sostanze che circolavano, sia per il clima di eccitazione, anche sessuale, che c’era». Così «la serata è stata molto divertente, anzi direi entusiasmante».
    Quasi alla fine si avvicinò il proprietario del locale: «Ha chiesto, a me e ad altri ragazzi, se volevamo fare il corso pubblicizzato nel manifesto e ci ha dato un numero di telefono». Il buco nero sta spalancandosi davanti ai loro piedi. «Chiaro che non prendevo sul serio la frase “cacciatori di streghe”, ma, ingenuamente e per curiosità, volevo vedere cosa m’avrebbero detto. Poi ho telefonato e mi hanno dato un indirizzo, non era lontano da casa e sono andato».
    Un appartamento che è una specie di ufficio. Lo accoglie una ragazza sulla trentina, che annota il suo nome, cognome, indirizzo e telefono: «Oggi non c’è l’organizzatore, ti richiameremo». Lo fanno qualche giorno dopo, invitandolo a tornare in quell’ufficio per «iniziare il corso». Si ritrova «in una saletta con altri cinque coetanei, tre ragazzi e tre ragazze». Arriva una signora e «fa discorsi che all’inizio mi sono sembrati un po’ strani, ma anche interessanti, che non avevo mai sentito».
    Quella donna spiega loro che «la notte di Halloween è stata un momento molto particolare: la notte migliore dell’anno, in cui si concentrano tutte le energie cosmiche dell’universo, con un grande potenziale positivo ed esoterico».
    S’infila come una lama nell’ingenuità della loro giovanissima età (fino a tirar fuori «la speciale atmosfera che avevamo vissuto quella notte in quel locale», ricorda bene Leonardo), spiega che «per la nostra partecipazione a quella festa eravamo dei privilegiati».
    La signora li sta tenendo in pugno, affonda il colpo e la sua voce diventa sibilo affilato:
    «Ora appartenete al dio Samain e per voi si apre una nuova vita. Realizzate i vostri sogni, darete libero sfogo ai vostri piaceri». L’ultima frase la urla: «Niente e nessuno potrà impedirvi di realizzare i vostri piaceri!». Il gioco è fatto: i sei ragazzi sono suoi.
    Da quel giorno «ho iniziato a frequentare questo gruppo una volta alla settimana – prosegue Leonardo –. All’inizio mi piaceva andarci. La signora una volta ci ha definito come una “scuola energetica”». Ma poi gli incontri si sono fatti sempre più pesanti e duri per me, sinceramente iniziano a svanire i miei ricordi e io stesso non voglio più ricordare».
    Il racconto adesso è tutto d’un fiato. «Mi hanno costretto ad odiare chiunque: genitori, parenti, insegnanti. Sono scappato quattro volte di casa. Mi hanno messo in testa che solo la “scuola energetica” poteva capirmi e risolvere i miei problemi».
    Ma era fondamentale «sempre mantenere il massimo segreto: nessuno doveva sapere dove andavamo e chi incontravamo, altrimenti non saremmo riusciti ad acquistare i poteri promessi. Ho subìto tanto male che non vorrei però raccontare»: sesso, droghe e violenze.
    Perché quella “scuola energetica” non era altro che un gruppo satanico ben organizzato.
    Lo salvano mamma e papà: «Mi hanno portato in ospedale, ho iniziato una ricostruzione della mia vita e della mia psiche». Ora Leonardo alza fieramente lo sguardo: «Spero tutti si rendano conto del bisogno di maggiore vigilanza da parte di genitori e insegnanti. Perché non capiti ad altri quello che è successo a me».

    Pino Ciociola , 31 Ottobre 2009 – l’Avvenire

    1. Ti ringrazio Angela di aver postato questo articolo, infatti tutti noi siamo abituati a guardare nel nostro “piccolo” che ci sta intorno e non ci rendiamo conto della globalità del pericolo; infatti se diversi Vescovi e Cardinali hanno denuciato il pericolo di Halloween, se stimati esorcisti da anni “battono” su questa festa e se una Comunità importante come quella di Papa Giovanni XXII del grande Don Benzi, sempre vicina alle realtà “di strada”, continua da anni sul suo sito ufficiale a denunciare il tutto..ci sarà un motivo…o forse no!!??!!!

      1. Angela

        I giovani di cui parlavo li ho conosciuti quando ho svolto un periodo di volontariato proprio alla Papa Giovanni XXIII. I “furbi satanisti” si rivolgono spesso a chi è più fragile e cade prima. Questa notte in alcune chiese c’è stata l’Adorazione Eucaristica, proprio per chiedere al Signore lai protezione in queste situazioni,

  11. giuliana z.

    questo il commento che ho scritto io parlando con Claudia del suo articolo:
    “però una cosa positiva c’è stata: dopo tutto ‘sto can can di pro e contro io ho risparmiato un bel po’ di soldini che magari prima spendevo per zucche di cioccolato, mascherine, festicciole; e in compenso ho capito che devo essere un po’ più pronta ad insegnare ai miei bimbi cosa si festeggia per noi credenti in questi giorni. Poi a casa ci scappa il disegnino delle zucche, dei fantasmini, dei pipistrelli, ma credo sia solo un gioco, nulla di più.”

    Insomma, se noi cristiani abbiamo dimenticato per strada delle festività importanti come Ognisanti e i Defunti, è ovvio che arriva una novità accattivante come Halloween a prendere il posto vuoto. E aggiungerei una cosa: perchè non festeggiamo i Santi e i Defunti? secondo me perchè non abbiamo mai capito che sono FESTE non riti tristi. Siamo alle solite: finchè non prenderemo coscienza che la Resurrezione è una Buona Notizia, il cristianesimo sarà visto come una religione, tra l’altro con dei divieti, e così tutte le celebrazioni che ne conseguono. Quando finalmente ci renderemo conto che appartenere a Gesù è una felicità, allora impareremo a fare le pernacchie alle zucche vuote. E vederle per quello che meritano: un gioco per bambini.

  12. Le feste “pagane” prendono piede dove c’è un vuoto, una voragine. Dove un popolo non riconosce più da dove viene, non onora più i Santi che gli hanno indicato la strada i suoi morti che sono le radici della sua famiglia, della sua tradizione, della sua comunità.
    Se anche negli oratori si festeggia Halloween, qualche domanda dobbiamo farcela, non tanto sul fatto che sia giusto o sbagliato, su cosa andava fatto in “alternativa” ma su cosa NON abbiamo saputo trasmettere ai nostri giovani, e la trasmissione non è certo un discorso ma “una vita”

  13. Claudia Mancini

    Felice festa di Ognissanti a tutti!! E domani ( e non solo domani) commemoriamo i nostri morti come meritano!! La gioia della festa e il vuoto del dolore appartengono a tutti gli uomini. Io cerco di vivere entrambi in Dio e per Dio, sicuramente mai contro gli uomini.

    Grazie a tutti.

    1. Erika

      Il pericolo di cui molti hanno parlato, sette sataniche ecc., purtroppo e’ assai reale, solo non credo sia strettamente connesso ad Halloween (che peraltro un America e’ festeggiato da tutti i bimbi, anche cristiani), bensì alla generale attrazione degli adulti verso certe forme di esoterismo e di becera cultura new age che personalmente mi danno i brividi. Non posso non pensare a gente che conosco,apparentemente razionale e che manda i figli al catechismo, che tranquillamente raccomanda agli amici una specie di santona per curarsi il mal di schiena…

  14. nonpuoiessereserio

    Mi dicono i vecchi che nella nostra zona le decorazioni delle zucche è cosa piuttosto antica, mi dicono che 70 anni fa i ragazzi le nascondevano tra le siepi con le candele accese per far paura alle ragazzine che andavano a recitare il Rosario. Un certo tipo di spiritismo è sempre stato diffuso soprattutto nelle campagne ma per i ragazzini era un gioco, uno scherzo e la cosa finiva lì. Ieri ho visto 5 bambini di colore con degli occhi africani grandi bellissimi (tipo il mio amico Arnold, ve lo ricordate?) che si divertivano a fare “dolcetto, scherzetto”. Che senso avrebbe rivolgersi in modo ecclesiasta, autoritario per farli desistere? No, non è questo che ci chiede Gesù. Semmai possiamo solo esaltare la bellezza dei santi il giorno dopo.

  15. Alla fine tutta questa discussione sta facendo venire fuori una interessante distinzione tra noi (distinzione che resta beninteso in un piano di perfetta legittimità), da una parte ci sono quelli che tendono a vedere il pericolo dappertutto e quindi si mettono sulla difensiva e dall’altra quelli che (forse scriteriatamente) si lanciano “all’assalto” incuranti del rischio.

    Un paio di anni fa avevo battezzato questa cosa “la sindrome di fort apache”, così se mi permettete vi riposto quelle riflessioni:

    —————————————
    LA SINDROME DI FORT APACHE

    Quando tra un paio di secoli gli storici racconteranno dell’inizio di questo millennio credo che ne parleranno come di un tempo di grande paura. Curiosamente quanto grande era l’ottimismo (al limite dell’incoscienza) all’avvicinarsi della fine del ventesimo secolo, tanto più, forse per reazione, si è entrati in un tempo di paura globale.

    Oggi, mi sembra, è la paura che governa la maggior parte delle nostre azioni e decisioni, abbiamo paura delle malattie e della crisi, degli stranieri e dell’inquinamento, dei pedofili e del “grande fratello”… e se vi viene in mente qualcos’altro mettetecelo pure…

    Non so dire se e quanto questa paura sia il risultato di un’abile manipolazione, lascio ad altri il giudizio. Come prete ciò che mi interessa è notare come la Pasqua è in radice il più grande antidoto alla paura. Se credo che Cristo è risorto, se credo cioè che la morte è stata vinta, allora semplicemente niente mi può più spaventare. Riuscite ad immaginare una vita così? Una vita libera dalla paura? No?

    Forse è proprio questo il problema, nella preposizione precedente infatti c’era un “SE” che ha un peso enorme. Proviamo a rovesciare la situazione: dal momento che la paura sembra avere un ruolo tanto grande nella nostra vita allora forse vuol dire che non abbiamo poi tanta fede.

    Qualche esempio concreto: se davvero credessimo alla Risurrezione non saremmo a crescita zero, non avremmo cioè tanta paura di generare; se davvero credessimo alla Risurrezione non ci farebbero paura gli stranieri e vedremmo la loro presenza qui tra noi non come una minaccia, ma come una straordinaria opportunità; se davvero credessimo alla Risurrezione non avremmo bisogno di cercarci “protettori” politici o capibastone a cui affidarci.

    Più di tutto però mi interessa l’atteggiamento che abbiamo nei confronti della Chiesa. Ha suscitato una certa discussione (almeno tra i miei amici) un articolo di Galli della Loggia apparso sul Corriere un paio di settimane fa su cui un caro amico mi chiedeva un commento (http://www.corriere.it/editoriali/10_marzo_21/della-loggia-italia-anticristiana_c190fd5e-34c3-11df-b226-00144f02aabe.shtml).

    Confesso che faccio un po’ fatica a commentarlo, perché attinge a categorie che mi sono del tutto estranee, mi interessa invece, e molto, l’atteggiamento del mio amico che, da bravo ex-militare, assume subito un atteggiamento belligerante. Sentendosi sfidato vorrebbe che la Chiesa assumesse contro il mondo un atteggiamento guerresco, che facesse quadrato per così dire, reagendo all’aggressione di una società ostile (è suppergiù la tesi di Della Loggia, se non avete voglia di leggervi l’articolo).

    A me di contro veniva in mente la formidabile omelia di Paolo VI a chiusura della quarta sessione del Concilio Vaticano II (http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/speeches/1965/documents/hf_p-vi_spe_19651207_epilogo-concilio_it.html) specialmente nel passaggio dove dice: “L’umanesimo laico profano alla fine è apparso nella terribile statura ed ha, in un certo senso, sfidato il Concilio. La religione del Dio che si è fatto Uomo s’è incontrata con la religione (perché tale è) dell’uomo che si fa Dio. Che cosa è avvenuto? uno scontro, una lotta, un anatema? poteva essere; ma non è avvenuto. L’antica storia del Samaritano è stata il paradigma della spiritualità del Concilio. Una simpatia immensa lo ha tutto pervaso. La scoperta dei bisogni umani (e tanto maggiori sono, quanto più grande si fa il figlio della terra) ha assorbito l’attenzione del nostro Sinodo.”

    Questa “simpatia immensa” mi pare che dovrebbe essere il nostro atteggiamento. Simpatia che non è certo un cedimento, ma un rispondere al male con il bene, alle maledizioni con benedizioni, come ci raccomanda la Scrittura. Cedere alla tentazione dell’anatema sarebbe gravissimo, significherebbe aver dimenticato questa grande lezione.

    Molti moltissimi mi sembra sono oggi quelli che si lasciano prendere dalla sindrome di fort apache, che si sentono assediati in un fortino, sempre più sgangherato, sempre più indifeso, mentre gli indiani corrono intorno urlando. Già prima del Concilio serpeggiava nella Chiesa questa mentalità e uno dei più grandi teologi del XX secolo H.U. Von Balthasar scrisse per questo un libro memorabile, “abbattere i bastioni”, in cui sosteneva che i bastioni difensivi eretti per proteggere le idee cristiane e la fede la stavano in realtà soffocando, togliendo alla Chiesa slancio, iniziativa, spinta missionaria.

    Vedo risorgere quei bastioni e parallelamente vedo inaridirsi e arrestarsi lo slancio e l’ardore che avevano caratterizzato i nostri ultimi anni. Dove sono i profeti oggi nella Chiesa, mi chiedo? Dove sono i frere Roger e i Kiko Arguello, le Chiara Lubich e le Jacqueline Dupuy del nostro tempo? Dove i Raoul Follerau, i Jean Vanier e le Dorothy Day? Insomma dove sono gli eredi di quella generazione straordinaria di laici che dopo il Concilio ha dato alla Chiesa una fiammata vitalizzante di Spirito Santo?

    Non credo che lo Spirito Santo abbia smesso di soffiare, né credo che manchino oggi uomini e donne generosi che potrebbero raccoglierne l’eredità, temo però che la paura ci abbia paralizzato tutti, temo che stiamo tutti asserragliati nel fortino in attesa dell’inevitabile, temo che questo atteggiamento difensivo sia un sostanziale tradimento della nostra missione, che non è quella di difendere alcunché, ma semmai di evangelizzare. Non di logorarci in una sterile guerra di posizione, ma piuttosto di andare, persuasi come siamo di non essere nemici di nessuno, men che meno di chi ci combatte.

    Insomma, in una parola, abbiamo bisogno di una fede più “pasquale”, che sia davvero da risorti.

    1. Erika

      Bellissimo commento. La vera forza non ha bisogno di misurarsi nelle scaramucce. Essa e’di per se antidoto al male e alle miserie umane. Se solo riuscissimo a intravederla l’odio e la paura ci apparirebbero per quello che sono: emozioni stupide e inutili.

        1. Angela

          Visto che è stato già citato don Oreste: “Non temo il male che c’è ma il bene che manca” (Non so se me la ricordo bene, anche se l’ho sentita più volte: Il succo però è questo).

    2. Dato che lei è sacerdote le posso rispondere con le stesse parole di SS Paolo VI: il fumo di satana è entrano persino in vaticano.

      Del resto nulla di nuovo su questo perchè lo steso Gesù ebbe a dire che perfino tra i suoi intimi (cioè gli apostoli) era presente il demonio.

      In più un discorso teologico di questa portata non è affrontabile in internet anche perchè vorrei leggere il passo di Von Balthasar che lei cita e mi domando ancora come mai la chiesa cattolica, tra i suoi sacramentali continua ad avere il rito dell’esorcismo

  16. Giuseppe

    Armeno ci sei? Da te come è andata la notte scorsa?
    Da me a parte l’Adorazione calma piatta: anche i nipotini di 6 e 10 son stati a casa e alla mia porta non ha bussato nessuno.

  17. D’accordo sul fatto che molti cristiani prima di demonizzare Halloween, dovrebbero santificare la festa di Ognissanti, come vuole il terzo comandamento.
    E’ infatti l’esempio la migliore strada con la quale si evangelizza.

    Ma un vero cristiano, non può festeggiare Halloween, né permettere ai figli di farlo. Come non va bene Harry Potter e non vanno bene molte trasmissioni TV.

    Il demonio c’è davvero nel mondo. E ci seduce, come Eva con la mela, facendoci credere che non ci sia nulla di male. Ma così non è. E non è un eccesso di ortodossia. E’ solo buon senso. Halloween è una festa satanica, che il mercato (come tutte le cose) ha ridotto a merce. Ma non è innocua. O meglio non è detto che lo sia.

    Quindi un buon cristiano, ignora Halloween, e santifica i la festa dei Santi.

    1. cercare satana nell’ovetto kinder secondo me serve solo a perderlo di vista mentre quello si infila dove meno te lo aspetti e come meno te lo aspetti….

      PS solo a me l’espressione “buon cristiano” fa venire l’orticaria?

  18. Sara S

    Credo nella Resurrezione e quindi festeggio Ognissanti, con gioia. Credo nella Resurrezione e quindi non temo le insidie del mondo. Credo nella Resurrezione e quindi non temo di chiamarle “insidie”.
    Siate puri come colombi (chi è puro non innalza bastioni perchè non ha paura) e furbi come serpenti (cioè: usate la testa, siate prudenti e saggi).
    La gioia del Risorto ci rende buoni, non ingenui.
    E senza far tante battaglie, mi viene da dire, di fronte a mostri, zombie e fantasmi: Ma noi siamo figli della luce! Camminate, dunque, come figli della Luce!

  19. “Alla fine tutta questa discussione sta facendo venire fuori una interessante distinzione tra noi (distinzione che resta beninteso in un piano di perfetta legittimità)”
    mi piace, in particolare la precisazione che si resta in un piano di perfetta legittimità 🙂

  20. Alberto Conti

    Non ce la faccio a leggervi tutti 🙁 ed ho solo il tempo di lasciare un pensiero

    Non concordo con quanto scrive Claudia nel porre sullo stesso piano Halloween, San Valentino e Carnevale; mi spiego: non ritengo assolutamente che festeggiare Halloween possa spingere verso il Satanismo ma ritengo diseducativo festeggiare la bruttezza; ritengo determinante l’educazione alla bellezza perchè segno presente della Bellezza ultima ed in quest’ottica anche la lettura o visione di Harry Potter, se ben indirizzata, può essere più che adeguata.

    San Valentino e Carnevale, seppur commerciali non esprimono quest’ode al brutto (seppur il primo sia terribilmente melenso ed il secondo possa avere delle derive nella bruttezza).

    Ultima osservazione sul Carnevale, ove esiste una tradizione e motivazioni nate nella cultura cattolica, com’è che, almeno dalle mie parti, questa festa si stia notevolmente affievolendo nonostante potrebbe avere le stesse possibilità commerciali di Halloween (ma non altrettanto politically correct)??????

    1. Sara S

      D’accordo con Alberto: Halloween non è festa innocente e solamente consumistica come Carnevale e san Valentino, sebbene dalla maggior parte delle persone sia usata in modo innocente. Ma: siamo accorti! Non sarà una festa satanica, ma ha tutte le caratteristiche per essere cavalcata da sette varie. Non è che bisogna essere cristiani per vederlo. Poi ognuno ha la sua sensibilità e a me sinceramente tutto ciò che allude alla stregoneria mi respinge d’istinto. Non penso che vestirò mai i miei figli da vampiri e streghette, per due motivi: sono costumi brutti, e a me loro, che sono di per sè belli, piacciono belli; e poi perchè i miei due vampirelli e la mia streghetta di certo non hanno bisogno di maschere…

      1. Sara S

        dimenticavo un altro motivo: non ho voglia di spender soldi per le cretinate (pure brutte)!!! scusate se sono troppo terra terra….

        1. giuliana z.

          ecco… un motivo pratico e più che sufficiente per dimenticare Halloween archiviandola come brutta e inutile mascherata.

      2. ESORCIZZARE LE PAURE è proprio questo lo scopo delle “brutte” fiabe con mostri, streghe, orchi, genitori snaturati e crudeli.
        magari sono più pericolose le fiabe edulcorate, i finali consolatori e “belli” la morale politicamente corretta alla disney che impedisce ai bambini di assimilare e confrontarsi con il male.

        1. ESORCIZZARE LE PAURE????? Ma Paul sei serio o per festeggiare i santi hai alzato il gomito?! 😐

          Allora se parliamo dal punto di vista cristiano non si esorcizzano le paura con feste macabre se invece ragioniamo dal pdv psicologico STESSO INDENTICO RISULTATO.

          Ma dove si è ma vista una mamma che per far passare la paura del buio ad un bambino si veste da fantasma la notte e gira per casa!!!!

        2. Sara S

          direi che gli scopi delle fiabe sono anche altri. Le fiabe classiche sono molto crudeli ma hanno in genere un lieto fine (banalizzo: la lotta tra il bene e il male, dipinti entrambi a tinte forti e ben distinti, termina col trionfo del bene. Il cammino dell’eroe è pieno di ostacoli che mettono a prova le virtù, purificandolo e , con anche attraverso aiuti esterni, conducendolo alla meta agognata e meritata). Qui invece si parla di vampiri, fantasmi, zombie, spiriti del male o dei morti. E’ un mondo oscuro e malvagio. Ci può stare benissimo che lo si prenda alla leggera, come occasione per divertirsi, basta sapere cosa si fa. Ma non si può equiparare ad altre feste, anche pagane. O è tutto uguale? Tanto l’importante è lo spirito con cui si fanno le cose?! Qui regna l’orrido, che è l’altra faccia dell’edulcorato melenso. L’uno è all’opposto della conoscenza del male nella sua essenza, fermandosi alla morbosità superficiale che ci affascina tutti; l’altro è all’opposto della bellezza vera, fermandosi alla schiuma superficiale e deviandone il reale significato. Il macabro e il melenso non sono che modi di compiacersi, accontentandosi di effimere emozioni, di due aspetti dell’animo umano: la voragine e l’ altezza.
          Ora: lungi da me il negare ai miei figli di confrontarsi col male, magari attraverso le fiabe (il lupo è il protagonista incontrastato dei loro giochi). Ma loro sanno che alla fine il cacciatore lo uccide. Il lupo ha il suo posto, importantissimo, dentro un altro ordine. Ed è proprio per questo che loro lo possono affrontare. E’ un personaggio che proprio perchè perde infonde una paura sana ed educativa. I personaggi cattivi delle fiabe proprio non c’azzeccano col “brutto” di Halloween e del mondo esoterico in generale.

        3. Barbara F

          E per una volta sono perfettamente d’accordo con Paul Bratter! Ma che non diventi un’abitudine 😉

  21. nonpuoiessereserio

    Salmo 37: “Abita la terra e vivi con fede!”. Appello di papa Benedetto fatto ad Aquileia nel maggio scorso: “Siete chiamati a vivere con quell’atteggiamento carico di fede che viene descritto dalla lettera a Diogeneto: non rinnegate nulla del Vangelo in cui credete, ma state in mezzo agli altri uomini con simpatia, comunicando nel vostro stesso stile di vita quell’ umanesimo che affonda le sue radici nel cristianesimo.

  22. siamo cresciuti anche noi con streghe e folletti, protagonisti di quasi tutte le fiabe che ci hanno letto da bambini. Ricordo serate con gli amici del campeggio a raccontarci storie dell’orrore al buio illuminati dalle lucciole (gli insetti, non le donnacce). Siamo venuti su abbastanza bene, nonostante tutto. Non tutti, è vero. Ma non sono quelle fiabe e quelle serate ad aver determinato le diverse strade che ognuno ha preso.
    Mi sembra che stiamo dando alle zucche davvero troppo spazio!

    Su Harry Potter poi, se dobbiamo togliere di mezzo lui come possiamo salvare Gandalf il grigio?

    Buona festa di ognissanti a tutti
    (paul, sono d’accordo con te: cercare satana negli ovetti kinder ci fa rischiare di non vederlo dove invece subdolamente si nasconde)

    1. fefral se non capisci la differenza tra Gandalf e Harry Potter, la cosa diventa veramente imbarazzante.
      Ti consiglio di leggere un articolo del Timone riguardo Il Signore degli Anelli.

      Detto questo, HP si nota la marcata differenza tra realtà e finzione.
      Si vede, è tangibile.

      Ora “siamo cresicuti anche noi…. e siamo venuti bene” potrei dirti che conosco un sacco di ragazzi che fanno parte della comunità cenacolo che si sono drogati e, tuttavia, sono venuti su bene.

      Quindi non devo combattare contro la droga, tanto Dio vede e provvede?

  23. Giovanni Paolo II: “Oggi
    diverse forme di esoterismo dilagano
    anche presso alcuni credenti, privi del
    dovuto senso critico” (Fides et Ratio,
    n. 37).

    Ho capito che potrei continuare così per un anno intero ma non ne otterrei alcun risultato

  24. paulbratter

    Salvarore mi pare che stai diventando tu imbarazzante ci manca poco che ti vesti di bianco e ci dai a tutti la benedizione urbi et orbi.
    Se non sei d’accordo con i pensieri espressi da altri puoi dirlo benissimo con meno spocchia e senza insultare o liquidare il tutto come deliri di un ubriaco.
    Sai posso pure capire il furore religioso del neo convertito che convinto di aver visto la luce dispensa insegnamenti e svela arcani ma insomma un po’ d’umiltà non andrebbe mai dimenticata. Quanto al buon cristiano io cerco di essere cristiano se sarò anche buono vedrà l’Unico chiamato a giudicare. Di buono comunque ti ricordo c’è solo il Pastore, noi siamo solo delle pecorelle.

    1. Innanzitutto spiegami gentilmente dove avrei offeso: imbarazzante e alzato il gomito non mi sembra rientrino nelle offese… se poi per te sono offese posso anche chiederti scusa su “alzato il gomito” visto che eventualmente solo questa era rivolta a te.

      Quì ha poco a che fare il fervore o chiamalo come vuoi.
      Ti ho riportato anche una frase del SS Giovanni Paolo II che, sicuramente vedeva la luce meglio di tutti noi messi insieme quì dentro (non credo che questo possa suonare come un offesa nei confronti di nessuno visto che è la verità).

      L’insegnamento non è mio è della Chiesa.
      Ci sono delle feste che sono riti pagani ed ESOTERICI, che vanno contro la fede e che esorcisti non le prendono come “semplici feste consumistiche”…

      Vogliamo farle passare per tali perchè si è convinti che la Chiesa sbagli?

      Bene diciamo a gran voce ai Vescovi che sbagliano e abbiamo ragione noi.

      E il problema è risolto

      1. paulbratter

        1) mi piacerebbe credere che l’esoterismo a qui si riferiva GPII sia il dolcetto e scherzetto, ne sarei felice e anche un po’ sollevato.

        2) i pareri pur autorevoli di esorcisti non sono magistero o “insegnamento della chiesa”

  25. Buona festa a tutti!

    Finisco di leggervi come ho iniziato: non ho un’opinione del tutto da una parte o dall’altra (per intenderci, non so se fare il catenaccio all’italiana o se giocare alla brasiliana!). Io spesso non mi sento in grado di dare giudizi su tutto, meno male che non faccio il giornalista, che è spesso chiamato a farlo!!!

    A me Halloween non piace di istinto, e non è una cosa generica contro maghi, streghe e vampiri, perché simpatizzo con Harry Potter, con i vampiri di Twilight e non toccatemi Tolkien!

    Perché mi dà fastidio? Non scomodo nemmeno il satanismo: la trovo tremendamente diseducativa nei modi. Il “dolcetto o scherzetto” è un ricatto: o mi dai quello che voglio (i dolcetti, per l’appunto) o ti faccio un dispetto. Qui da me ti inondano il balcone di uova e schifezze varie che lanciano dal cortile… E’ ben diverso, per esempio, della tradizione legata a San Nicola da Bari in Val di Fiemme, dove i bambini vanno in giro per le case suonando le campane e cantando “San Nicolò da Bari, la festa dei scolari, la festa dei putei… Sona tuti i campanei.”

    Nel caso di Halloween, uno viene premiato per un gesto “cattivo” che minaccia compiere, nel secondo caso in funzione di un gesto positivo: se entri e canti per me, ricevi i dolcetti. Inoltre, si dice che se non sei stato buono riceverai il carbone (lo stesso succede con la tradizione della befana: se sei stato bravo, verrai premiato!).

    In una società dove i piccoli dittatori del desiderio crescono, mi manca solo una festa che esalti questo aspetto del “tutto mi è dovuto”!

    Con questo io sto nel mondo e quando suonano il campanello le orde di bambini felici i contenti, io il dolcetto non glielo nego! Sicuramente non mi metterò ad addobbare la casa con zucche e mostri veri.

    C’è un’altro aspetto che mi infastidisce: che le istituzioni la prendano sul serio. Se lo fanno i negozianti e la televisione, in quanto “festa consumistica”, io lo posso capire. Che lo faccia la scuola e che sia previsto nelle “attività” culturali dei comuni, allora non mi trovo d’accordo per nulla: da quel che so, non fa parte della tradizione italiana. Così facendo si metto allo stesso piano Natale, Pasqua e Halloween, tutte ugualmente prese solo per l’aspetto ludico e consumistico, con una deriva relativistica che non mi piace: se non è vera l’una, non lo sono le altre, se sono vere le altre, lo stesso vale per questa… Mi domando se non è questo che rimane ai nostri figli. Ripeto, io su questo argomento ho solo dubbi, non risposte.

    Per quanto riguarda lo scatenamento in rete di discussioni in merito, credo che tirare fuori le immagini dei Santi protettori sia una bella forma di ricordare il significato della festività cristiana. Chi lo fa è perché la vive la festività, farlo vedere a tutti gli altri potrebbe, quanto meno, ricordarlo agli altri. E discutere tra di noi che cerchiamo di vivere la nostra fede cattolica può essere un bel modo per ragionare su questa cosa, smussare gli angoli per poi essere “accoglienti” e propositivi con tutti quelli che si sono allontanati dalla Via.

    Un saluto a tutti.

    1. Sara S

      grazie danicor, non avevo pensato in modo così chiaro a questi altri aspetti della faccenda…interessante

    2. E per il discorso delle paure: nelle fiabe o nei libri fantastici citati il confine tra bene e male è ben chiaro e ci sono esseri dotati di poteri magici sia da una parte che dall’altra. E tu tii schieri con il bene, il male lo combatti!!!
      In Halloween mi sembra che per esorcizzare le paura io mi mischi con queste stesse paure, agisco come loro (giro di notte e faccio i dispetti). Per esorcizzarle il male io mi medesimo nel male, così capisco che non è poi così cattivo…
      Mah… rimango perplessa.

      1. Giusto Danicor… è un pò come dire “in fondo sto satana quì non è tanto malvaggio… e all’inferno non si deve star male tutto sommato: se magna bene e ci stanno le donne”

    3. giuliana z.

      parto proprio da un dato oggettivo: i miei bambini è già da un paio di anni che sentono parlare a scuola della festa di Halloween. Prima considerazione: a scuola ogni occasione è buona per tralasciare la nostra tradizione cristiana e far spazio ad altro. Seconda considerazione: ai bambini tutto ciò che ha a che fare col pauroso e misterioso affascina, è una cosa intima del bambino sfidare la paura e poterla liberamente irridere.
      Quindi? quando su FB mi sono imbattuta nel mare di articoli contro Halloween sinceramente mi sono un po’ preoccupata. Ho pensato: ma come mi comporto adesso? cosa dico ai miei figli? che non devono disegnare le zucche o i fantasmi (di solito si limitavano a questo, mai le mascherate o i dolcetti/scherzetti) perchè quella è una festa satanica? Io voglio dare risposte sensate ai miei figli senza cadere nel bigottismo, che loro non capirebbero se non come un divieto.
      Stare semplicemente davanti a loro mi ha fatto capire che devo prima di tutt io stessa recuperare il senso della mia fede. Sennò che difendiamo?
      Anche io come Danicor non ho risposte precise. Però voglio che i miei bambini imparino da me una fede gioiosa, che sappiano cosa è bene e cosa è male, con buon senso. Questo per noi è stato un week end molto lungo a causa del ponte. Siamo stati insieme a messa, abbiamo visto gli amici, ci siamo fatti gli auguri per i Santi. E le zucche sono state dimenticate in un angolo.
      Forse sono troppo provinciale per non vedere il satanismo in questa baggianata di Halloween? boh….

      1. Anche noi Giuli! Novena per i morti, messa solenne con esposizione reliquie e le zucche ce le mangiamo nella minestra!
        Come agire?
        That’s the question!
        (intanto una provvidenziale vomitata di mio figlio mi ha evitato qualsiasi scelta in merito a Halloween!)

      2. IMHO Giuly non devi dirgli “è una festa satanica” tanto non lo capisce gente dentro la chiesa pensa pensa dei bambini (anche se ci sono dei santi/e bimbi che l’hanno capito benissimo).

        Secondo me dovresti far capire la bruttezza della “festa”, senza Cristo e senza speranza nella resurrezione (vedi zombie e vampiri)…

        però non sono un educatore… quindi è solamente la mia opinione di non padre e non madre

  26. Paul lì SS parla di qualsiasi forma di esoterismo pagano (cmq guarda che magari via tastiera e monitor potrebbe passare delle forme di offese che: a – non volevo … b – non erano ; è semplicemente il mio modo di scrivere)

  27. salvato’, non ti imbarazzare: non c’è paragone fra gandalf e harry potter. Ma l’articolo del timone non me lo cerco, non amo le letture da “buoni cattolici” preferisco scavare nella spazzatura per cercare frammenti di verità gettata via per sbaglio.
    Ripeto: secondo me si sta dando troppa importanza alle zucche e ci stiamo dimenticando la festa di oggi. Non c’è che dire, il cornuto si nasconde davvero bene, e ride (oh quanto ride) leggendo quanto tempo stiamo sprecando a parlare di zucche dimenticandoci che oggi ci si ricorda che tutti, ma proprio tutti, siamo chiamati a essere santi, e santi davvero.
    Si può essere santi anche dicendo “dolcetto o scherzetto”? Io non credo che sia un impedimento serio, piuttosto penso che siano ben altri i modi in cui il male entra nelle nostre vite.
    Ed è una e una sola la ricetta per tenerlo fuori: voler bene. C’è una cosa sola che spiazza il nemico cornuto. L’amore gratuito. E’ qualcosa che non capisce, non comprende. Scegliere liberamente di amare gratuitamente… non rientra nelle sue categorie. Se si combatte il male sul suo terreno si perde. Combattiamolo là dove è debole. E allora non ci sarà zucca o strega che possa far paura. Mi pare che il voldemort di HP fosse rimasto spiazzato proprio dal segreto della forza di Harry: era sopravvissuto grazie al sacrificio gratuito dei suoi genitori per amor suo. E questo non è cristiano? E Harry si trova spesso a dover scegliere tra il bene e il male. E liberamente sceglie il bene. Sono le nostre scelte a fare di noi ciò che siamo. Il mistero della libertà è presente in HP in maniera molto forte.
    L’autrice non è certo Tolkien, non sfiora neppure lontanamente la sua bravura. E non è cattolica, e probabilmente aveva solo voglia di scrivere una bella fiaba per ragazzi. Eppure nella saga di Harry vedo frammenti di Verità brillare. Tu no?

    1. fefral, come ho scritto N commenti prima, “dolcetto scherzetto” non significa diventare satanista.

      Parliamo di carità… ok.

      Ti domando se so che il vero Amore, il più grande, l’unica cosa che importa nella vita è portarti a Cristo, la prima cosa che ti insegnerò sarà HP o Cristo?

      HP delinea marcatamente il male contro il bene.
      C’è amicizia e tutto si capisce che è finzione.

      Il Signore degli Anelli non è una fiaba, che che ne dicano in giro, è mitologia… Tolkien l’ha scritta per questo e fa tantissimi riferimenti al vangelo stesso.

      Il volersi bene, stiamo attenti a cosa intendiamo!!!
      Caritas in Veritate…
      Sarebbe assurdo se io ti volessi bene, come ci diciamo in questo blog, e nn ti mettessi in guardia su alcune bugie che anche sacerdoti e parrocchie sorvolano… perchè “vulemosi bene”

      1. non c’è bisogno che metti in guardia me sulle bugie, sta’ tranquillo 🙂
        HP è una fiaba. Ho letto ogni libro una sola volta, ho visto tutti i film.
        E’ una fiaba che insegna l’amicizia, la differenza tra il bene il male, la libertà. I film mi sono piaciuti molto meno dei libri, come succede spesso. Ma alla fine sono film che possono far riflettere dei ragazzini su alcuni valori importanti della vita.
        Non parlano di Cristo è vero. Ma non sostituisco certo il vangelo con Harry Potter, dai salvatò, non scherziamo. però tra tante porcate che ci propina la letteratura per ragazzi mille volte meglio harry potter che romanzetti insulsi e fiction televisive che inneggiano al libero amore, alla contraccezione, alle coppie gay ecc.
        Tolkien è altro. Ho letto Il signore degli anelli a 14 anni la prima volta. Poi ho letto tutti i libri e gli scritti in circolazione di JRR. Ho poi approcciato Lewis, perchè avendo letto una biografia di Tolkien in cui ho scoperto che erano amici ho voluto “conoscere” il suo amico. Ho quasi 40 anni e ho letto in 26 anni almeno una ventina di volte il signore degli anelli. Quindi non dirmi di andarmi a leggere l’articolo sul timone perchè dubito che ci troverei qualcosa di interessante che già non conosco.
        Ma nemmeno tolkien è Cristo, non ce lo dimentichiamo.E non è neppure santo che mi risulti Eppure facciamo leggere il signore degli anelli ai nostri ragazzi. Mentre ho letto più volte in giro di stare in guardia da Harry Potter. Perchè? Perchè Tolkien era cattolico?

        1. fefral non mi permetterei mai di metterti in guardia, era un discorso generico.
          Io metto in guardia dal vivo i miei aimci o ciò che Dio mi mette accanto.

          Anch’io conosco abbastanza bene Tolkien (credo molto abbastanza bene e Lewis pure 😉 ).

          Cmq, dopo questa fiera della vanità, penso che HP, all’inizio, sia stato messo da parte per prevenzione; non perchè Rowling non sia cattolica.

  28. Francesca Miriano

    Si Alvise !Me la ricordo bene la Rificolona a S. Donato! Tutti fuori la notte con le rificolone col lumino dentro e la nonna che svuotava la zucca e ci metteva la candela e poi la metteva sul davanzale. E alla fine si dava fuoco alle rificolone. Serata davvero magica, ricordo dolcissimo. Ma che festa era? Non c’entrava con Halloween.

  29. Francesca Miriano

    Presa dai ricordi della Rificolona non avevo letto il resto . Paulbratter e Fefral for president

        1. Allora organizzamose mejo:
          Presidente totale supremo assoluto: Genio Cosmico
          Interni: S.E. Admin
          Esteri: Danicor
          Economia: Fefral
          Difesa: Paul Bratter
          Sottosegretaria con delega alla televisione: Gizeta
          Sanità: Cugina del Genio Cosmico
          Sottosegretario con delega ai rapporti con la Santa Sede: Alvise

            1. Barbara F

              In questo periodo di completa disperazione politica (mia) e confusione generale, credo che questa formazione di governo superi di gran lunga in qualita’ quelle pronosticate dai principali partiti politici nelle scorse settimane, in vista delle prossime elezioni.

              Considerando che sulla scheda elettorale ponderavo di dare la mia preferenza a Ciccio di Nonna Papera e che occasionalmente mi ritrovo a pensare che “Almeno Andreotti era una persona seria”, potrei pure votarvi

  30. “Il progredire dell’autunno, dal suo inizio sino al solstizio che segna il salvataggio della luce e della vita, si accompagna quindi sul piano rituale, a un movimento dialettico le cui principali tappe sono: il ritorno dei morti, la loro condotta minacciosa e persecutrice, la fissazione di un modus vivendi con i vivi che consiste in uno scambio di servigi e di doni, infine il trionfo della vita quando, a Natale, i morti ricolmi di regali abbandonano i vivi per lasciarli in pace fino all’autunno successivo. E’ sintomatico che i paesi latini e cattolici, fino al secolo scorso (1800), abbiano messo l’accento sulla festa di S.Nicola, cioè sulla forma più misurata della relazione, mentre i paesi anglosassoni adottino nello stesso tempo le due forme estreme e antitetiche di halloween, in cui i bambini fanno i morti per rendersi esattori degli adulti, e di Christmas, in in cui gli adulti ricolmano i bambini di doni per esaltare la loro vitalità”

  31. e intanto anche quest’anno devo subire il rito della tavola imbandita… vi assicuro è molto più facile spiegare alle streghette che la festa delle zucche è una cazzata! A proposito, non ho comprato niente: i vestiti da streghe sono stati realizzati con due gonne e due maglie nere della sottoscritta, dei vecchi cappelli che non uso mai e un po’ di trucco. Abbiamo riso un sacco ed è stato molto più facile spiegare alle bambine che si tratta di una festa cretina di quanto lo sarebbe stato se gliel’avessi censurata e avessi impedito loro di uscire con le amichette. Le ho prese in giro per quanto erano brutte vestite da streghe e le ho riempite di complimenti per le attenzioni che hanno avuto nei confronti di qualche bambina che aveva ricevuto meno dolcetti. E oggi di Halloween a casa non si parla più, mentre si parla di santi e di morti.

  32. http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2011/11/1/HALLOWEEN-Introvigne-tutti-pupazzi-nelle-mani-di-un-business-fuori-posto/218732/

    L’ho appena letto: parla di quello che dicevo io, la deriva relativistica della festa, pericolo che nasce perché abbiamo il ventre molle!
    Alla fine dell’articolo, Introvigne chiede di non confondere il peccato con il peccatore: boccia la festa, ma non condanna i ragazzi che la festeggiano. Propone di risvegliare significato e tradizioni cattolici di Ognisanti, in un atteggiamento propositivo e non difensivo.

    1. Scusa, danicor, ho scritto il mio commento, non avevo ancora letto il tuo, la “deriva” relativistica, io direi la deriva di tutto, si va alla deriva,
      beati voi che ci avete la bussola….

  33. Ma, abbiate sempre pazienza, o non era il relativismo il vs.peggior nemico?
    Ora anche la paura dei morti? Ma credere ai morti è sempre parente di credere, non è relativismo, almeno!

    1. Paura dei morti?
      Nooooooooooooooooooooooooo, altrimenti chi li starebbe a festeggiare? Quelli di oggi e di domani…

      o non era il relativismo il vs.peggior nemico?
      Diciamo che è la veste del nemico nel mondo occidentale odierno…

  34. Francesca Miriano

    Scriteriato=Vice-President.
    Quanto mi garberebbe fare una telefonatina ai miei morti!

  35. “In Italia, il servizio antisette occulte della comunità Giovanni XXIII fondata dal compianto Don Oreste Benzi, ha rilevato che esiste una forte percentuale di persone avviate e intrappolate dai poteri dell’occulto proprio attraverso questa festività. Secondo tale gruppo cattolico, il 16% delle persone avviate all’esoterismo sono state ingaggiate all’interno delle iniziative di Halloween che oltre alla speculazione commerciale, porta il grave pericolo di adescamento e reclutamento dei ragazzi e dei giovani nel mondo delle sette occulte.”

    1. La comunità di Don Benzi chiede a tutti i ragazzi e i giovani “di non aderire in nessun modo a tale iniziativa, perché venga abbattuta l’offensiva del demonio che ha come cavallo di battaglia l’esoterismo e l’occultismo. Halloween è l’evento per molti riuscito affinché tanta gente fragile resti manipolata e schiavizzata dietro i maghi dell’occultismo”.

  36. Dato che tutti..chi più o chi meno hanno controbbattuto e qualcuno ha fatto persino il “moralista” come se fosse possessore di tutta la verità, sdrammatizzando il tutto come se quello detto da tanti sacerdoti e vescovi fosse “esagerato e controproducente” voglio solo aggiungere una considerazione per me molto bella di Buggio Nerella dal sito: CulturaCattolica.it:

    “Ho avuto modo già in passato di dire la mia sulla festa di Halloween, di come non appartenga alla nostra tradizione e di come il mercato se ne sia impadronito per trasformarla in occasione di business, del resto ognuno fa il suo mestiere.

    Detto questo, però, mi pare che si stia ora cadendo nel solito tranello, quello di “prendersela con Halloween” senza capire in che “buco” questa festa si è inserita.
    Perché il vero problema, non sono i “riti pagani” che prendono piede, ma la fede che scompare, la tradizione che vuotata di senso non può che venire meno, è nella voragine della nostra vita che si inseriscono i riti pagani, che anche negli oratori si festeggiano le zucche vuote.

    Un popolo smarrito, che non sa da dove viene, che non riconosce la fede dei padri, che non sa più che nel giorno di Ognissanti facciamo festa per chi ci ha preceduti nel regno dei cieli, per chi ha saputo su questa terra indicarci la strada che porta alla santità, per chi ha saputo vincere la morte. Un popolo che ha smarrito la capacità di guardare ai suoi Santi come a dei Maestri di vita, di pregare per i suoi morti, un popolo così in fondo se la merita una zucca vuota”. Buona festa dei Santi a tutti.

          1. Per “tutta la verità” intendevo le nostre personali opinioni su halloween che spesso consideriamo le uniche vere..magari non considerando le indicazioni dei nostri pastori..sacerdoti e vescovi…..spero di aver chiarito

            1. paulbratter

              A occhio e croce direi:

              halloween qui non piace a nessuno

              che le idee abbastanza chiare su cosa sia ce l’abbiano soprattutto Salvatore e Mario

              chi ha ribattutto (come me) si è più o meno limitato a dubitare di derive sataniste.

            2. mai come stavolta mi ha stupito il pluralismo di opinioni da parte del nucleo “cattolico” del blog.
              Non mi pare che nessuno abbia mostrato di disinteressarsi di cosa dice la chiesa in merito. In ogni caso non è che uno perchè è prete o vescovo dice necessariamente cose sagge, ma questa è una considerazione che faccio a prescindere dal tema in questione. Di vescovi e preti che dicono cazzate su vari temi ce n’è a buttare, purtroppo!

  37. sorellastragenoveffa

    Buonasera a tutti e buona festa di tutti i Santi.
    Ho letto tutto, o quasi, sono appena rientrata da un pomeriggio bellissimo, abbiamo portato i bambini al Verano, alle tombe dei nostri nonni, loro bisnonni.
    Il Verano è un posto bellissimo, (anche se i cimiteri di montagna non hanno paragone), a me sono sempre piaciuti i cimiteri, e spero di passare questo amore anche ai miei figli. Abbiamo passeggiato, osservato i cipressi e le foglie di vite americana che si sono fatte tutte rosse, abbiamo raccolto le pigne dei pini e dei cipressi, sassi e frammenti di corteccia, e li abbiamo lasciati sulle tombe dei nostri avi, al posto dei fiori.
    Abbiamo letto le scritte sulle tombe dei bambini, e ho spiegato a mio figlio, che dalla morte è stato sfiorato, ma forse non lo sa, che anche i bambini possono morire, per tanti motivi, è una cosa non frequente, ma che esiste.
    C’era il sole e sembrava primavera.
    Poi siamo andati a prenderci il gelato, e le loro facce sono diventate marroni di cioccolata.
    Ieri avevo stampato un A4 con le immagini dei nostri santi, i Santi di cui portiamo il nome, più quelli che per noi sono importanti, GPII, Chiara Luce Badano, San Giovanni, Suor Lucia. Le ho fatte vedere a Filippo e gli ho spiegato chi fossero, e ogni tanto torna a cercare il foglio per guardare l’immagine di San Filippo Neri o quella di San Francesco.
    Di Halloween da noi nemmeno l’ombra.
    E’ anche vero che i miei bambini non vanno a scuola, quindi non sono stati coinvolti dal consumismo legato a questa celebrazione.
    Non trovo che sia una bella festa, credo che si debba smontare, sono contenta che i miei figli non l’abbiano chiesta e se avessero voluto fare “dolcetto o scherzato” magari l’avrebbero fatto, ma non vestiti da morti, da zombie, da stregoni o da vampiri.
    Non c’è niente di bello in questo, concordo con Alberto, e invece i bambini vanno educati al bello.
    Perché esiste un bello oggettivo.
    Nessuno può dire che la Madonna dei Pellegrini di Caravaggio sia brutta, ma se non portiamo i nostri figli a vederla non lo sapranno mai. Invece i fantasmi e gli scheletri arrivano in casa come se niente fosse. E su questo devo dire che concordo con Salvatore, c’è qualcosa che non va.
    Considerare Halloween il modo per esorcizzare le paure mi sembra un po’ esagerato. Anzi, penso che i bambini si spaventino a vedere mostri e streghe, e magari non ci dormono, poi, la notte. Perché spaventarli con cose che non esistono? Perché fargli vedere cose brutte? Perché fare una festa in cui i protagonisti sono il buio e la paura?

    1. paulbratter

      IO ERO COME TU SEI…..TU SARAI COME IO SONO
      così è scritto all’ingresso di questa cripta che forse qualcuno giudicherà lugubre tetra e spaventosa.

  38. Mah… secondo me Halloween non è altro che una festa d’importazione, forse un po’ più stupidotta della media ma assolutamente innocua (non penso proprio che vestirsi da strega il 31 ottobre significhi “per forza” essere contigui a sette sataniche ed altre bischerate)…
    Perché una mascherata debba caricarsi di significati negativi, rimandi a chissà cosa di oscuro e ovvi rimandi a Satanasso, con la mia limitata intelligenza (laica) non lo capisco. Streghe e affini sono personaggi che “esistono” nelle varie mitologie da secoli… persino le fiabe per bambini pullulano di creature soprannaturali ed incantesimi! Eppure nessuno direbbe che, ad esempio, le fiabe dei fratelli Grimm contengano rimandi a pratiche occulte! QUalche anno fa, sotto osservazione ci finì la saga di Harry Potter, sette libri tutto sommato scritti con più fantasia del solito e che hanno anche accostato non pochi riottosi giovanissimi alla pagina scritta… Mah, ho visto una quantità di feste di Halloween francamente scemissime, ma non una a base di riti satanici o simili….

  39. Sara S

    non vorrai mica dimostrare che Halloween manda lo stesso messaggio di quei frati lì, cioè che tutto è polvere ecc..?!?!? ma certo mi sfugge qualcosa!:)
    (cmq, con tutto il rispetto per i teschi di lor fraticelli, ma forse forse c’è un pò di vanità nel dire in quel modo così “accurato” che tutto è vanità…)

      1. Sara S

        La morte fa paura a tutti.
        La morte cristiana, la morte come l’abbiamo festeggiata ieri e oggi è una ferita lenita, anzi, di più: un salto dolorosissimo nella Gioia.
        La morte a cui inneggiano quelle facce dipinte è tutto un altro tipo di morte, è un salto nell’abisso e nell’angoscia.
        Quelle facce sono un segno, e come tutti i segni portano un significato.
        Per favore, usiamo gli occhi e la testa, non diciamo che una maschera di arlecchino equivale ad una faccia da zombie! Poi siamo liberi di vestirci da zombie e portarlo in giro come un arlecchino, ma diciamo le cose come stanno!

        1. bene cara Sara puoi tranquillamente continuare da sola visto che continui a dedurre i miei pensieri, e mettermi in bocca cosa che non ho detto. forse sei troppo presa a partire in quarta con la predicozza di circostanza.
          buon divertimento

          1. Sara S

            va beh, dai, chiusa lì, non replico neppure che se no non si finisce più:)
            (quel che penso è più o meno scritto anche nei post precedenti, ma cmq non è così importante quello che penso, in effetti.)
            senza perdere altro tempo, che qui si deve vivere prima di pensare…:) : ciao! e scusa se in qualche modo ti ho offeso

  40. Adriano

    “preferisco scavare nella spazzatura per cercare frammenti di verità gettata via per sbaglio.”

    1. Sara S

      giustissimo! basta SAPERE che di spazzatura si tratta! Se lo sai , puoi ben distinguere anche il frammento di verità, e trovarlo prima e più velocemente!

  41. Mario G.

    Grazie Claudia, il tuo giudizio (che non avevo io) mi ha fatto tornare alla mente questa lucida osservazione dello studioso americano, Alasdair MacIntyre che secondo me ben ci aiuta ad affrontare la realtà con sano realismo e moralità: «Un punto di svolta decisivo in quella storia più antica si ebbe quando uomini e donne di buona volontà si distolsero dal compito di puntellare l’imperium romano e smisero di identificare la continuazione della civiltà e della comunità morale con la conservazione di tale imperium. Il compito che invece si prefissero fu la costruzione di nuove forme di comunità entro cui la vita morale potesse essere sostenuta, in modo che sia la civiltà sia la morale avessero la possibilità di sopravvivere all’epoca di incipiente barbarie e di oscurità, alla issoluzione dello Stato, alla corruzione della società» (A. MacIntyre, Dopo la virtù, Feltrinelli, Milano 1988, p. 313.)

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