Ma c’è anche la rana

 

Ieri mattina, miracolosamente sveglia a un orario dignitoso, mi sono avvicinata a mio figlio che usciva per andare a scuola. Lui era di spalle e ha fatto un balzo. “Oddio!”. Ha cominciato a pettinarsi freneticamente con tutte e due le mani. Poi si è girato e ha capito che l’ombra che aveva visto sulla porta di casa era la mia, non la sua. Era il mio cespuglio mortaccino e incolto quello che vedeva, non i suoi capelli forti e morbidi di giovanetto che si affaccia alla vita. continua a leggere