Corea cristiana: l’imperdibile mostra che vi state perdendo

di Giovanni Marcotullio

Ero in apprensione, stamattina, mentre salivo in moto e guardavo l’orologio: «Caspita – mi dicevo – la mostra apre alle 10 e io sono ancora qui… chissà se riesco a entrare prima di pranzo… capirai, poi oggi è sabato…».

La nostalgia delle code ai musei…

Mai avrei voluto essere tanto disilluso: di fronte all’ingresso del Braccio di Carlo Magno1 non c’era nessuno – e io prima di pensare che davvero nessunofosse lì in fila per entrare ho chiesto al gendarme se la mostra fosse stata improvvisamente sospesa. «No, si figuri: è aperta! Quello è l’ingresso»Nel corso della visita, fortunatamente, ho potuto vedere che alla spicciolata qualcuno veniva, ma per me che avevo appena attraversato l’Urbe tappezzata di manifesti pubblicizzanti l’ennesimo allestimento di Bodyworlds2 e l’imminente concerto di Giovanni Allevi3, trovare una densa e composta fila sarebbe stato perfino una consolazione.

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4 pensieri su “Corea cristiana: l’imperdibile mostra che vi state perdendo

  1. E allora diciamo anche qui qualcosa in più sulla mostra:

    Inaugurazione, sabato 9 settembre, della prima mostra coreana in Vaticano: Come in cielo così in terra. Seul e i 230 anni della Chiesa Cattolica in Corea.

    Allestita nei rinnovati e maestosi spazi del Braccio di Carlo Magno in Piazza San Pietro, l’esposizione è aperta al pubblico – con ingresso gratuito – fino al 17 novembre 2017.

    L’evento espositivo è stato organizzato dalla Chiesa Cattolica in Corea con la collaborazione del Comitato di Esaltazione dei Martiri Coreani dell’Arcidiocesi di Seul ed è a cura dell’Arcidiocesi di Seul e del Seul Museum of History, con il patrocinio del Governo Metropolitano di Seul, dell’Ambasciata della Repubblica di Corea presso la Santa Sede e dei Musei Vaticani.

    Sono 183 le preziose opere in mostra – tutte provenienti da importanti istituzioni culturali coreane e vaticane (sei di esse appartengono alla ricca collezione del Museo Etnologico dei Musei Vaticani) – che testimoniano come nei secoli la conoscenza del Vangelo, tutt’oggi ancora molto viva, si sia diffusa nella penisola coreana. Nel percorso espositivo infatti non è presentata solo la storia degli inizi della fede cattolica in Corea, con le prime missioni e le prime persecuzioni risalenti a circa 200 anni fa, ma anche la storia moderna con la partecipazione della Chiesa ai movimenti sociali, offrendo un panorama globale che abbraccia oltre due secoli di vita e di diffusione della Buona Novella nel paese.

    http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/eventi-e-novita/iniziative/mostre/2017/come-in-cielo-cosi-in-terra-corea.html

    1. exdemocristianononpentito

      C’è una cosa della Corea (del sud) cristiana che non mi sono mai completamene chiarito: perchè lì, dove l’evangelizzazzione è cominiciata più tardi, ha avuto più successo rispetto al Giappone, dove è cominciata pirma.
      Ho letto delle spiegazioni ma non mi hanno appagato.

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